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Il contatto con sostanze irritanti, un’infezione o una sensibilizzazione ai raggi ultravioletti del sole possono essere alla base del fenomeno che non deve essere sottovalutato. È, quindi, molto importante rivolgersi al pediatra per intervenire nel modo più adeguato. Risultato: in estate, 6 casi su 10 di congiuntivite riguardano i più piccoli. Ecco allora le regole da seguire per proteggere i loro occhi e curarli in caso di disturbi.
È l’infiammazione della congiuntiva
La congiuntivite è l’infiammazione della congiuntiva, la membrana che riveste esternamente il bulbo oculare e la parte interna delle palpebre. I sintomi tipici sono: bruciore, sensazione di corpo estraneo nell’occhio, arrossamento e lacrimazione abbondante. Spesso compaiono anche secrezione trasparenti o biancastre e fastidio alla luce. Non è detto che tutti i sintomi siano presenti contemporaneamente: talvolta la congiuntivite può essere caratterizzata anche da uno solo di essi.
Le cause
La congiuntivite può essere di origine allergica, virale, batterica o anche dipendere dall’esposizione ai fattori ambientali. In particolare, bisogna fare attenzione al caldo, che determina l’evaporazione del film lacrimale (che normalmente difende l’occhio e deterge la cornea), provocando attrito al movimento delle palpebre e rendendo l’occhio più sensibile. “Nel 90% dei casi le congiuntiviti sono di tipo allergico e particolarmente frequenti nei mesi caldi, quando l’occhio è reso più irritabile da clima secco, sole, cloro, sabbia e condizionatori. A esserne colpiti, in sei casi su dieci sono i bambini” conferma Aldo Caporossi, direttore dell’Istituto di Clinica Oculistica del Policlinico Gemelli di Roma.
Come si interviene
La congiuntivite non è una malattia preoccupante, ma sicuramente è fastidiosa. Inoltre, (se virale o batterica) è contagiosa, per cui bisogna fare attenzione a non condividere asciugamani con il resto della famiglia per evitare di trasmetterla ad altri membri. Come si cura? Nella maggior parte dei casi, è sufficiente ricorrere a lacrime artificiali e farmaci antistaminici, che non possono mai mancare nella piccola farmacia da viaggio. Solo nei casi più seri si ricorre ad antibiotici e cortisone.
Le cure naturali
È anche possibile utilizzare rimedi naturali, specialmente nei bambini. Se sono presenti secrezione congiuntivale, edema e gonfiore palpebrale e se il piccolo lamenta dolore oculare pungente e bruciante, che migliora con le applicazioni fredde, è indicata Apis mellifica 30 CH. Aconitum napellus 9 CH, invece, è utile se l’arrossamento oculare compare all’improvviso, sono presenti dolori oculari e i sintomi peggiorano a seguito di un’esposizione al vento o per un colpo d’aria. In entrambi i casi, prendere cinque granuli al bisogno, anche ogni due-tre ore, diradando la somministrazione al miglioramento dei sintomi, e continuare la cura per almeno una settimana-dieci giorni.