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L’elevata concentrazione di polveri sottili che si registra nelle aree urbane più inquinate aumenta di quasi tre volte la probabilità per i piccoli di sviluppare una congiuntivite.
La ricerca in Lombardia
È quanto dimostrato da uno studio condotto in Lombardia, pubblicato su Seminars in Ophthalmology. L’indagine, effettuata a Milano e dintorni, dove l’inquinamento è molto spesso oltre i limiti, è stata compiuta da Paolo Nucci, direttore della Clinica Oculistica dell’Ospedale San Giuseppe di Milano. È stato eseguito uno screening dei bambini arrivati al Pronto soccorso oftalmico dell’ospedale nel 2013. A ciascuno è stato assegnato un livello di esposizione allo smog, sulla base dei dati rilevati dall’Arpa Lombardia: a ogni paziente, cioè, è stato abbinato il livello di inquinamento effettivamente subito rispetto alla sua residenza. In molti casi il disturbo oculare dipendeva da cause ben precise, come allergie o infezioni, ma per 48 bimbi su 132 la diagnosi è stata di congiuntivite da origine sconosciuta.
Attenzione ai sintomi
Gli oculisti si sono allora concentrati su questi casi, nei quali i sintomi erano soprattutto la sensazione di un corpo estraneo nell’occhio e il rossore della congiuntiva, per valutare se vi fosse una correlazione con l’esposizione alle polveri inquinanti. In base ai risultati è emerso che questi bambini erano mediamente più a rischio congiuntivite per colpa dell’inquinamento. La probabilità di una congiuntivite con causa sconosciuta è risultata, inoltre, del 61% per i residenti delle aree, dove i valori soglia del PM10 erano sforati oltre 75 giorni all’anno e del 23% dove le giornate di inquinamento oltre gli indici di allarme erano, invece, meno di 45 l’anno.
Una nuova sindrome
Si comincia, dunque, a parlare di sindrome dell’occhio in città, una condizione che ha alcune caratteristiche in comune con l’allergia, l’occhio secco e la congiuntivite tossica, che si manifesta soprattutto con prurito e arrossamento. Questo disturbo oculare è strettamente correlato alle cattive condizioni dell’aria e dell’ambiente urbano e i bambini sono una delle categorie più a rischio congiuntivite proprio per colpa dell’inquinamento e dell’esposizione al particolato fine PM10.