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Non serve solo a distrarre e a rallegrare i bimbi ricoverati. La clownterapia apporta tanti vantaggi anche sul piano fisico. L’ennesima conferma arriva da uno studio condotto da due ricercatrici italiane del reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale San Camillo di Roma. Lo studio ha riguardato 92 bambini ricoverati nel reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale San Camillo di Roma in seguito a un’operazione. Le autrici hanno valutato gli effetti dell’attività di clownterapia sull’umore e lo stato fisico dei piccoli pazienti.
“Inventata” da Patch Adams
La clownterapia classica è quella ideata dal medico statunitense Patch Adams: si tratta di un tipo di terapia medica alternativa, in cui medici e infermieri sfruttano le tecniche del mondo dei pagliacci nella cura e nella diagnosi. Accanto a questa, però, esiste un’altra versione, che ha per protagonisti i Dottor Sogni. Sono veri e propri artisti, quindi non medici né infermieri, adeguatamente formati per migliorare la relazione del bambino con l’ospedale e la cura. Di valido aiuto per i piccoli pazienti (ma anche per i grandi) è anche la pet therapy.
I benefici del sorriso
Dall’analisi dei risultati è emerso che l’utilizzo della tecnica del sorriso è altamente vantaggioso. Il 42,4% dei bambini seguiti dai clown dottori/infermieri ha avuto minori complicanze post operatorie, rispetto al 26,1% di quelli che non hanno potuto beneficiare di questo supporto. Non solo: la clownterapia ha anche ridotto di un intero giorno il periodo di degenza in ospedale. Tutto ciò si è tradotto in un minor utilizzo di analgesici. Ma gli aspetti favorevoli non finiscono qui. Le studiose hanno evidenziato molti altri parametri positivi, non solo nei bambini ma anche nei genitori. In effetti, uno studio precedente, condotto sempre al San Camillo di Roma, aveva rivelato che la visita dei clown dottori migliora, e di molto, i parametri fisiologici dei piccoli pazienti, come temperatura, pressione, respirazione. Il risultato? Una degenza minore e una compliance maggiore.