Carenza vitamina D nei bambini: sintomi e rimedi

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 31/03/2025 Aggiornato il 31/03/2025

È un nutriente essenziale per lo sviluppo delle ossa. Ecco perché, quando i livelli sono troppo bassi, possono subentrare dolori ai muscoli e alle articolazioni, debolezza muscolare e aumento del rischio di fratture.

Carenza di vitamina D bambini

La vitamina D è un nutriente essenziale per la salute infantile perché contribuisce allo sviluppo del sistema muscolo-scheletrico. Nonostante ciò, ancora oggi, molti bimbi non ne immagazzinano una quantità sufficiente a causa di abitudini di vita poco corrette, come una scarsa esposizione al sole e una dieta poco varia. Anche alcune cure farmacologiche, il sovrappeso e le malattie che comportano malassorbimento possono provocare una carenza di vitamina D nei bambini.

Si tratta di una problematica da non sottovalutare perché indebolisce ossa e muscoli e può diminuire anche l’efficienza del sistema immunitario. Su consiglio del pediatra, si può correre ai ripari utilizzando integratori specifici e/o incoraggiando i bambini a trascorrere più tempo all’aria aperta e a mangiare più pesce.

I sintomi della carenza di vitamina D

Nei primi due anni di vita, la carenza di vitamina D si manifesta soprattutto con il rachitismo, una malattia caratterizzata da un difetto della mineralizzazione della matrice ossea che rende le ossa più fragili. Nella maggior parte dei casi si evidenzia con:

  • un ingrossamento di polsi e caviglie,
  • un incurvamento delle gambe,
  • un ritardo della dentizione e della chiusura delle fontanelle
  • la comparsa di sporgenze a livello delle articolazioni tra le coste e lo sterno e di nodosità al torace;
  • la cedevolezza delle ossa del cranio.

Dopo i due anni, la carenza vitamina D bambini può causare anche altri sintomi come:

  • dolori muscolari e ossei;
  • debolezza muscolare;
  • diminuzione della densità ossea e aumento del rischio di fratture

Rimedi

Per contrastare e prevenire la carenza vitamina D bambini è necessario adottare alcune strategie mirate. Nel corso del primo anno di vita, le società scientifiche raccomandano di somministrare ai neonati 400 UI (unità internazionali) di vitamina D al giorno, tramite gocce o soluzione orale. Dopo l’anno, sarà il pediatra a valutare la situazione e a stabilire se sia necessario o meno integrare la vitamina D ed eventualmente fino a che età continuare. Oltre agli integratori per bocca, il pediatra potrebbe consigliare di ricorrere agli alimenti arricchiti con vitamina D, come latte, yogurt, cereali per la prima colazione.

È fondamentale, poi, incoraggiare il bambino a giocare e fare attività fisica il più possibile all’aria aperta: infatti, la maggior parte della vitamina D viene sintetizzata dall’organismo a livello cutaneo grazie all’esposizione ai raggi solari. Ovviamente bisogna adottare le precauzioni necessarie per proteggerlo dagli effetti nocivi del sole.

Infine, i genitori dovrebbero abituare il figlio a seguire un’alimentazione varia ed equilibrata. Solo il 10% circa di vitamina D proviene dagli alimenti, e oltretutto da cibi poco consumati come anguilla, trota, sgombro, salmone, pesce azzurro, oli di pesce, funghi.

Piccole quantità sono contenute anche nei tuorli d’uovo, nel latte vaccino e nei suoi derivati, nelle verdure a foglia verde. Tuttavia, un’alimentazione completa e bilanciata è comunque essenziale per coprire i fabbisogni dell’età infantile e garantire un corretto sviluppo delle ossa. Inoltre, contrasta il sovrappeso, che favorisce l’ipovitaminosi D: infatti, il tessuto grasso sequestra e rende meno disponibile questa vitamina.

L’importanza della vitamina D nei bambini

La vitamina D costituisce un nutriente fondamentale in età infantile perché è al centro del processo di crescita. Infatti, permette il deposito del calcio (e in parte anche del fosforo) nelle ossa, minerale che conferisce loro solidità e robustezza. Se la vitamina D è scarsa o assente, dunque, ne risente la formazione della massa ossea.

Inoltre, diversi studi suggeriscono che la vitamina D svolge un ruolo importante anche nei sistemi extra-scheletrici. In particolare, è in grado di modulare l’attività del sistema immunitario, proteggendo i bambini da malattie e infezioni, come quelle respiratorie e allergiche. Inoltre, influenza il metabolismo e la crescita delle cellule.

Cosa succede se è troppa

Anche l’eccesso di vitamina D è rischioso perché può portare a un aumento dell’assorbimento del calcio, e dunque dei suoi livelli nel sangue. Questo, a sua volta, potrebbe comportare diversi disturbi, come nausea, vomito, diarrea, dolori e debolezza muscolare, problemi renali. Nella quasi totalità dei casi, l’eccesso di vitamina D è legato a una sovra somministrazione di integratori. Anche per questo, si consiglia sempre di rivolgersi al pediatra.

 

Immagine di copertina di Alteredego via Pixabay.

 
 

In breve

La vitamina D è fondamentale per la robustezza delle ossa dei bambini. Ecco perché, se questa sostanza non viene prodotta in quantità sufficienti possono subentrare dolori ai muscoli e alle articolazioni, debolezza muscolare, aumento del rischio di fratture e rachitismo. Per contrastare la carenza vitamina D bambini, il pediatra può consigliare di ricorrere a integratori o ad alimenti fortificati. Importantissimo anche invogliare i bambini a giocare e a fare sport all’aperto, a seguire una dieta varia ed equilibrata e a mangiare più pesce.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Secrezioni vaginali abbondanti a sei mesi dal parto: cosa segnalano?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La comparsa di perdite trasparenti, prive di odore e non associate a particolari sintomi potrebbe essere espressione della ripresa dell'attività ovarica. Ma per avere la certezza che non si tratti di altro è meglio effettuare un controllo.   »

Gemelli: perché sono diversi?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Se i gemelli sono dizigoti è normale che abbiano un aspetto differente, anche per quanto riguarda il colore di occhi e capelli. Questo perché, a differenza dei gemelli monozigoti, non condividono un identico patrimonio genetico.   »

Streptococco: dare l’antibiotico “solo” per sei giorni favorisce le ricadute?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

In caso di infezioni batteriche, la tendenza attuale è di ridurre la durata della terapia con antibiotico sia perché si rivela ugualmente efficace sia in quanto un trattamento breve diminuisce il fenomento dell'antibiotico-resistenza, che rappresenta una grave minaccia per la salute di tutti.   »

Fai la tua domanda agli specialisti