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I bambini, si sa, amano imitarsi a vicenda. Nemmeno quelli più indipendenti e decisi sono immuni dall’influenza esercitata dagli amichetti. A differenza di quanto pensino in molti, la tendenza all’emulazione non riguarda solo i giochi o i cartoni preferiti. Anche alcuni tratti di carattere e personalità dei bambini sarebbero in qualche modo “contagiosi”. A rivelarlo è una ricerca condotta recentemente da un team di studiosi statunitensi, della Michigan State University, pubblicata sulla rivista Journal of Personality and Social Psychology.
Evidenze già a tre-quattro anni
Lo studio ha coinvolto complessivamente 106 bambini, di tre o quattro anni, che frequentavano la stessa scuola dell’infanzia (in due classi diverse). Gli autori li hanno osservati per un anno intero, sottoponendoli ad alcuni test ed eseguendo specifiche analisi per valutare il contesto in cui stavano crescendo. Lo scopo era capire fino a che punto il carattere e la personalità dei bambini potessero essere influenzati dall’esterno.
Si scelgono i tratti caratteriali migliori
L’analisi dei risultati ha confermato l’ipotesi dei ricercatori: il carattere e la personalità dei bambini sono in qualche modo “contagiosi”. Si è visto, infatti, che i bambini che avevano un legame più forte con coetanei estroversi e solari lo diventavano a loro volta. Al contrario, i bambini che giocavano soprattutto con amichetti molto ansiosi, timorosi o facilmente irritabili non cercavano di imitarli. Sembra, dunque, che inconsciamente i bambini sappiano “selezionare” le caratteristiche caratteriali migliori e, se non ne sono in possesso, cerchino di impararle da chi sta loro accanto. “La nostra scoperta va contro i presupposti comuni secondo cui la personalità è radicata e non può essere cambiata; questo è importante perché alcuni tratti della personalità possono aiutare i bambini ad avere successo nella vita, mentre altri possono essere un freno” hanno concluso gli studiosi.