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Stringere i denti è un modo con cui il corpo scarica le tensioni accumulate. Ma attenzione, il bruxismo, ovvero il digrignamento involontario dei muscoli masticatori, nei bambini e negli adolescenti può rappresentare un campanello d’allarme da non ignorare: potrebbe, infatti, nascondere episodi subiti di bullismo.
La ricerca sul fenomeno
È quanto emerso da uno studio dell’Oral health foundation, pubblicato sul Journal of oral rehabilitation. La ricerca ha esaminato più di trecento adolescenti in Brasile, di cui il 65% aveva subito episodi di bullismo a scuola e soffriva di bruxismo nel sonno a fronte del 17% di chi non aveva subito intimidazioni. Una percentuale circa quattro volte maggiore.
Quindici milioni in Italia
Secondo l’Accademia italiana di odontoiatria protesica (Aiop) il bruxismo colpisce oltre 15 milioni di italiani.Spesso è sintomo di una situazione che genera stress e ansia e si unisce, in genere, a disturbi del sonno e mal di testa al risveglio. Non è una funzione propria della bocca come deglutire, masticare o parlare ma si tratta di un atteggiamento involontario. Questo fenomeno, spesso sottostimato, è in realtà molto diffuso. Chi soffre di bruxismo, in genere, è una persona controllata che non riesce a esprimersi liberamente. Digrignare i denti aiuterebbe, dunque, a scaricarsi dalle tensioni della giornata. Nei casi più gravi, il fenomeno può nascondere episodi di bullismo. Il bruxismo può danneggiare i denti.