Argomenti trattati
I bimbi asmatici possono fare sport. A tranquillizzare i genitori sono gli specialisti della Siaip (Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica), specificando che quando l’asma, che colpisce tra il 5 e 10% dei bambini italiani, è tenuta sotto controllo, lo sport è benefico. Sovrappeso e obesità, invece, causati anche dalla sedentarietà, che registrano percentuali importanti tra i bambini asmatici, possono aggravare la sintomatologia dell’asma e predisporre all’insorgenza di malattie dell’età adulta, quali diabete, osteoporosi e rischi cardiovascolari. In particolare, sostengono gli specialisti, sono 5 i falsi miti da smentire.
Possono praticare solo il nuoto
FALSO. Ai bimbi asmativi concessa la maggior parte degli sport, a eccezione di quelli estremi (parapendio, deltaplano), le immersioni subacquee e le attività svolte in ambienti fortemente inquinati, con alti livelli di acari, pollini o in situazioni ambientali sfavorevoli (come l’esposizione ad aria fredda e secca).
Non possono fare sport a livello agonistico
FALSO. I bambini che soffrono di asma possono fare sport, anche a livello competitivo, previa valutazione funzionale e certificazione del medico dello sport.
Lo sport causa l’asma da sforzo
VERO E FALSO. Può scatenare tosse, sibili, affanno, senso di costrizione al torace, ma ciò è un indice di uno scarso controllo dell’asma: è fondamentale che lo sport si svolga solo dopo aver prescritto un’adeguata terapia, da seguire correttamente.
Il cloro della piscina aggrava i sintomi
FALSO. Benché alcuni studi abbiano rilevato che il cloro può aumentare l’iperreattività bronchiale, il nuoto è ben tollerato nei bambini e adolescenti con asma stabile, migliora la funzionalità respiratoria e la fitness cardiopolmonare.
Farmaci e rischio doping
FALSO. I farmaci a base di salbutamolo e corticosteroidi per via inalatoria non sono doping.
Regole da rispettare
In conclusione, i bimbi asmatici possono fare sport, purché rispettino alcune regole: eseguire una fase di riscaldamento prima di iniziare la seduta di allenamento, respirare attraverso il naso, che riduce il contatto con gli allergeni, evitare di praticare le discipline nelle fasce orarie più calde anche per la presenza di ozono, non praticare sport in presenza di sintomi (tosse, sibili, affanno) e durante la crisi d’asma.