Una regolare attività fisica praticata durante l’età della crescita favorisce un sano sviluppo dei tessuti muscolo-scheletrici, del sistema cardiovascolare ed endocrino-metabolico. Inoltre, stimola la coordinazione e la capacità di controllo dei movimenti e facilita il mantenimento del peso ideale. Per i bambini e i ragazzi è, quindi, molto importante fare sport, anche per l’aumento della fiducia in se stessi che ne deriva, per la facilità di stabilire rapporti sociali e per sopportare meglio lo stress. Ma soprattutto, un’attività sportiva ha anche il merito di tenere alla larga dai bambini alcuni disturbi. Al contrario, se il bambino è pigro è destinato a soffrire di più.
Troppo web, poco sport
È quanto rivela una ricerca condotta all’Università della Finlandia Orientale nell’ambito dello studio, tuttora in corso, intitolato Physical activity and nutrition in children (Panic) – attività fisica e nutrizione nei bambini. La ricerca ha riguardato 439 minori, la cui forma fisica è stata valutata dai ricercatori, insieme alle loro abitudini: le ore quotidiane trascorse davanti a uno schermo(tv, pc o tablet), gli hobby sedentari, il tempo dedicato alle attività sportive e altro. Dalle indagini è emerso che il bambino pigro sente più dolore: maggiore era il tempo trascorso dai piccoli in attività sedentarie e più elevato era il rischio che i bimbi presentassero una condizione dolorosa, come ripetuti attacchi di cefalea. Analogamente, minore risultava la forma fisica dei piccoli e maggiore era la frequenza di condizioni dolorose lamentate. Inoltre, l’esperienza del dolore in età pediatrica e in adolescenza persiste spesso anche da adulti. Perciò è importante analizzare bene fin da piccoli tutti i fattori che possono contribuire al cronicizzarsi di certe condizioni dolorose.