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Il bambino mangia la sabbia al mare, cosa fare? Capita più spesso di quanto si pensi: ci si distrae giusto per qualche secondo e il nostro bambino porta alla bocca la manina piena di sabbia. Un po’ di preoccupazione da parte delle mamme è normale: gli farà male? Cosa fare in questi casi?
Perché i bambini mangiano la sabbia?
Nei primi mesi e anni di vita l’occupazione preferita dei nostri bambini è quella di esplorare il mondo con tutti i loro sensi, facendo più esperienze possibili. In questa fase l’istinto di portare ogni oggetto alla bocca è davvero forte e la sabbia non fa eccezione. Non c’è quindi nulla di strano nei bambini che mangiano la sabbia: è un comportamento naturale, che però dobbiamo disincentivare con dolcezza, anche se probabilmente la sensazione della sabbia in bocca sarà tanto fastidiosa da non far loro desiderare di ripetere l’esperienza.
Mangiare la sabbia può essere il segnale di una carenza?
Soprattutto se questo gesto si ripete, i genitori possono chiedersi se mangiare la sabbia non sia la spia di una carenza che il bimbo cerca di compensare in questo modo. Nulla di più lontano dalla realtà: non si tratta di una carenza di sali minerali o di altre sostanze, ma semplicemente della manifestazione del loro desiderio di esplorare il mondo.
Ci possono essere conseguenze sulla salute se il bambino mangia la sabbia?
Se il bambino mangia la sabbia possono esserci conseguenze sulla sua salute? È bene sapere che la sabbia non è rischiosa in sé e i pochi grammi che il bambino riesce eventualmente ad ingerire non sono in genere sufficienti per causare problemi a livello gastrointestinale. La sabbia, come ogni altro tipo di terreno o di superficie, è coperta di microbi e batteri, ma venire a contatto con essi non fa altro che rafforzare il sistema immunitario di adulti e bambini. L’ingestione della sabbia può però nascondere qualche rischio nel caso in cui sia sporca o contaminata: in questo caso, soprattutto se il bimbo presenta sintomi come vomito o diarrea, non esitate a chiedere un consiglio al vostro pediatra di fiducia!
Cosa fare se il bambino mangia sabbia con sporcizia e corpi estranei
Spesso capita che la sabbia delle nostre spiagge non sia molto pulita, ma che contenga pezzettini di carta o di vetro, mozziconi di sigarette e altre cose poco piacevoli che possono nuocere anche in maniera grave alla salute del nostro bimbo se vengono ingerite. Alcuni di questi corpi estranei possono infatti creare occlusioni, rischio di soffocamento o problemi gastrointestinali. La cosa migliore da fare è sorvegliare costantemente il piccolo per evitare che li porti alla bocca, ma se ciò avviene comunque, la cosa migliore da fare è avvisare il proprio pediatra e controllare se insorgono sintomi.
Ingestione di sabbia e cibo avariato, cosa sapere
Non è raro vedere intere famiglie mangiare in spiaggia, quindi non è così improbabile trovare briciole o pezzetti di cibo mescolati alla sabbia. Mangiare frammenti di cibo avariato può esporre i bambini a dei rischi, soprattutto perché questi pezzetti di cibo rappresentano terreno fertile per colonie di batteri anche molto pericolosi, come ad esempio quello della salmonella.
Batteri fecali nella sabbia
La sabbia delle nostre spiagge può essere contaminata anche dalle feci di gatti o di cani domestici o randagi, cosa che – inutile dirlo – rende il bambino che mangia la sabbia ancora più esposto al rischio di infezioni. Alcuni batteri fecali, come ad esempio E. Coli, possono contaminare facilmente la sabbia delle nostre spiagge, che da questo punto di vista sono poco monitorate, ed esporre i bambini che portano la sabbia alla bocca al rischio di sviluppare infezioni gastrointestinali che si manifestano con diarrea e nausea.
Toxoplasmosi nella sabbia, cosa sapere
Le feci dei gatti possono essere il vettore di toxoplasmosi, un’infezione molto grave per le donne in gravidanza perché può portare a sviluppare malformazioni del feto. Per i bambini sani i rischi sono minori: in caso di contagio sviluppano in genere solo un lieve gonfiore dei linfonodi. È diverso il discorso se il piccolo ha difese immunitarie molto basse: in questo caso potrebbe andare incontro a danni cerebrali. Se sospettate che la zona di spiaggia che utilizzate sia frequentata da gatti la vostra attenzione nei confronti del bimbo dovrà essere ancora più scrupolosa; è inoltre buona norma (sempre) fargli lavare accuratamente le mani dopo aver maneggiato la sabbia.
Bambino che mangia sabbia e sassi
Se il bimbo porta alla bocca anche i sassi, oltre che la sabbia, ci potrebbe essere il rischio di soffocamento. Questo dipende fondamentalmente dalle dimensioni del sasso, che diventano pericolose se sono in grado di ostruire le vie respiratorie. Se vi trovate su una spiaggia con sassi di piccole dimensioni, quindi, dovrete stare particolarmente attenti.
Il bambino ha mangiato un po’ di sabbia: cosa fare?
Se il bimbo ha mangiato un po’ di sabbia (senza corpi estranei al suo interno), sciacquategli la bocca e, se lo desidera, fategli bere un po’ di acqua. Se avete il dubbio che la sabbia sia contaminata o se successivamente il bimbo accusa nausea, vomito o diarrea non esitate a chiedere il parere del pediatra. In ogni caso, cercate di mantenere un atteggiamento sereno e confortante: farsi prendere dal panico non farà altro che spaventare il bambino!
Come evitare che i bambini mangino la sabbia?
Ci sono alcuni consigli utili per evitare che il bimbo si porti la sabbia alla bocca:
- se il bimbo è moto piccolo e abituato a usare il ciuccio, incoraggiatelo a tenerlo in bocca mentre gioca con la sabbia;
- isolate i bambini dalla sabbia ponendoli a giocare su un telo, ma mettendo loro a disposizione un secchiello o un contenitore pieno di sabbia che avrete setacciato in precedenza;
- fateli giocare sul bagnasciuga, che in genere è una zona più pulita;
- se cogliete il bimbo nel gesto di portare la sabbia alla bocca, ditegli un no pacato ma deciso, senza arrabbiarvi e senza alzare la voce. Potete aggiungere come spiegazione che la sabbia non è buona e quindi non si mangia, ma senza allarmare il bambino;
- offritegli un’alternativa, ad esempio un oggetto o un tessuto da poter mettere in bocca senza problemi.
La strategia migliore, in ogni caso, è quella di sorvegliarli costantemente e di affiancarli nella scoperta del mondo anche in spiaggia.
In copertina foto di GiselaFotografie da Pixabay