Bambini: un elettrocardiogramma può salvare loro la vita

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 18/04/2013 Aggiornato il 18/04/2013

Per evitare la morte “improvvisa” giovanile può bastare un elettrocardiogramma da eseguire nei bambini. Un progetto pilota nel Lazio prevede lo screening a tutti i bambini 

Bambini: un elettrocardiogramma può salvare loro la vita

 

Viene chiamata “morte improvvisa” in età pediatrica perché colpisce i bambini “apparentemente” sani: i dati dicono circa 5 su 100mila. Nel 15% dei casi si manifestano durante l’attività fisica, come una partita di pallone, l’ora di ginnastica o una corsa. Queste morti potrebbero essere evitate eseguendo un semplice elettrocardiogramma nei bambini. Nel 90% dei casi, infatti, questo evento drammatico è riconducibile a cause cardiache che potrebbero essere individuate in anticipo, prima di dare conseguenze negative, attraverso proprio un elettrocardiogramma nei bambini.

Screening elettrocardiografico pediatrico a Santa Marinella (Roma)

È appena partito un progetto nel comune di Santa Marinella in collaborazione con l’ospedale Bambino Gesù di Roma per sottoporre a elettrocardiogramma tutti i bambini delle scuole comunali materne ed elementari. Lo screening prevede che un aritmologo pediatra e un tecnico di cardiologia sottopongano a elettrocardiogramma, direttamente nelle scuole, i bambini accompagnati dai loro genitori. Coloro ai quali sarà riscontrata qualche anomalia, saranno immessi in un iter diagnostico cardiologico più accurato. Attenzione: per anomalia non si intende il semplice soffio al cuore fisiologico, un problema che hanno moltissimi bambini e destinato a passare con la crescita.

Un esame utile per tutti i bambini

Questo progetto potrebbe essere esportato anche in altri centri o città. L’idea è quella che ormai l’elettrocardiogramma dovrebbe essere eseguito di routine a tutti i bambini. “Lo screening elettrocardiografico si esegue per ora soltanto nell’ambito della medicina dello sport”, spiega il dottor Fabrizio Drago, responsabile dell’Unità operativa complessa di aritmologia pediatrica del Bambino Gesù “ma è un mezzo di rilevazione e prevenzione delle malattie cardiologiche troppo importante per non essere incluso negli esami strumentali da raccomandare  già nei primi mesi di vita del bambino”. 

In breve

PUÒ COMPARIRE DURANTE LO SPORT

La morte improvvisa giovanile colpisce, secondo l’Istat, 1.000 persone sotto i 35 anni ogni anno. Spesso si manifesta durante l’attività sportiva. Per questo è importante far eseguire sempre al bambino un’accurata visita, meglio se con elettrocardiogramma, quando incomincia a fare sport, da ripetere ogni anno.

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