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Viene chiamata “morte improvvisa” in età pediatrica perché colpisce i bambini “apparentemente” sani: i dati dicono circa 5 su 100mila. Nel 15% dei casi si manifestano durante l’attività fisica, come una partita di pallone, l’ora di ginnastica o una corsa. Queste morti potrebbero essere evitate eseguendo un semplice elettrocardiogramma nei bambini. Nel 90% dei casi, infatti, questo evento drammatico è riconducibile a cause cardiache che potrebbero essere individuate in anticipo, prima di dare conseguenze negative, attraverso proprio un elettrocardiogramma nei bambini.
Screening elettrocardiografico pediatrico a Santa Marinella (Roma)
È appena partito un progetto nel comune di Santa Marinella in collaborazione con l’ospedale Bambino Gesù di Roma per sottoporre a elettrocardiogramma tutti i bambini delle scuole comunali materne ed elementari. Lo screening prevede che un aritmologo pediatra e un tecnico di cardiologia sottopongano a elettrocardiogramma, direttamente nelle scuole, i bambini accompagnati dai loro genitori. Coloro ai quali sarà riscontrata qualche anomalia, saranno immessi in un iter diagnostico cardiologico più accurato. Attenzione: per anomalia non si intende il semplice soffio al cuore fisiologico, un problema che hanno moltissimi bambini e destinato a passare con la crescita.
Un esame utile per tutti i bambini
Questo progetto potrebbe essere esportato anche in altri centri o città. L’idea è quella che ormai l’elettrocardiogramma dovrebbe essere eseguito di routine a tutti i bambini. “Lo screening elettrocardiografico si esegue per ora soltanto nell’ambito della medicina dello sport”, spiega il dottor Fabrizio Drago, responsabile dell’Unità operativa complessa di aritmologia pediatrica del Bambino Gesù “ma è un mezzo di rilevazione e prevenzione delle malattie cardiologiche troppo importante per non essere incluso negli esami strumentali da raccomandare già nei primi mesi di vita del bambino”.