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All’ospedale pediatrico Meyer di Firenze si utilizzano tecniche particolari, non farmacologiche, per aiutare i bambini ad affrontare traumi e dolore durante esami e terapie.
Immaginazione guidata
C’è chi la chiama immaginazione guidata e chi approccio ipnotico. Sono le tecniche usate all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze per aiutare i pazienti più piccoli ad affrontare esami diagnostici fastidiosi. Così i piccoli possono immaginare di avere un cappello magico che non fa sentire il dolore della puntura o di giocare con i pinguini al Polo nord durante una medicazione per ustioni, come accade nella più recente applicazione della realtà virtuale con tecnica affine all’ipnosi.
Terapia del dolore
Si tratta di pratiche che al Meyer vengono utilizzate da oltre 10 anni, ha spiegato Andrea Messeri, responsabile della Terapia del dolore e cure palliative, con tecniche non farmacologiche di terapia del dolore che vanno dall’approccio puramente ipnotico fino alla semplice distrazione per ridurre trauma e dolore in procedimenti come la puntura lombare, il prelievo di sangue, manovre dolorose in tutte le specialità dell’ospedale. Le tecniche di immaginazione guidata, per esempio quella di “fare finta di essere un albero”, vengono usate anche per aiutare i bimbi a sottoporsi alla risonanza magnetica, esame per il quale occorre stare fermi molto tempo.
Corsi per i medici
Il Meyer è stato uno dei primi ospedali italiani che già nel 2000 ha aperto le porte alla professoressa Leora Kuttner, esperta canadese considerata un’autorità a livello internazionale nell’applicazione di queste pratiche in ambito pediatrico. È da allora che nell’ospedale fiorentino il servizio di terapia del dolore e la psicologia ospedaliera svolgono corsi rivolti non solo al personale interno, ma anche agli specialisti provenienti dagli altri ospedali italiani.
Un clima positivo
L’anestesista e psicoterapeuta Maria Luisa Malafronte, dello staff di neuroanestesia che da anni impiega le tecniche ipnotiche, spiega che utilizza questo approccio per ridurre, laddove è possibile, il ricorso alle sedazioni. Certo, queste pratiche non riescono sempre e comunque e in tutti i bambini, ma consentono comunque di instaurare un clima positivo e sereno. La dottoressa utilizza una tecnica immaginativa che dispensa con l’uso della voce, utilizzando il mondo del fantastico, delle favole e delle magie, ottenendo buoni risultati.