Un buon sonno è fondamentale e ha implicazioni in diversi aspetti della vita di tutti i giorni. Questo è vero anche per i bambini che, come rivelato da un recente ricerca, dormendo meno finiscono per consumare più snack e cibi spazzatur e diventano obesi.
A rivelare il legame tra cibo e qualità/ore del sonno nei bambini obesi è uno studio condotto dall’Università neozelandese di Otago, Dededin, i cui risultati sottolineano come un piccolo che dorme male o di meno di quando raccomandato (10-11 ore a notte) vede messa a rischio la propria salute a causa del peggioramento delle abitudini alimentari. Quando il sonno non è sufficiente, i bambini finiscono per mangiare di più e peggio e diventano obesi.
Come spiegato dalla ricercatrice dell’ateneo neozelandese, Jill Haszard, i bambini che dormono di meno consumano, in media, qualcosa come 74 calorie in più ogni giorno, con una relativa crescita di 96 calorie giornaliere di alimenti sostanzialmente inutili come cioccolatini, snack, patatine, che sono poco nutrienti ed estremamente calorici. Questo squilibrio calorico può, dunque, essere considerato a ben vedere causa dietro il legame tra un sonno non ottimale e l’aumento del rischio di obesità nei più piccoli.
Entrando nel dettaglio, la ricerca ha preso in esame i dati raccolti dallo studio DREAM, che ha analizzato i risvolti di un cambiamento di abitudini nel sonno di 105 bambini tra gli otto e i dodici anni. Al campione, che presentava un 39% di piccoli in sovrappeso (o obesi), è stata proposta una settimana con prolungamento del sonno di un’ora ogni sera e una con un’ora in meno. Intervallati da una settimana con un ritmo abituale, questi cambiamenti nel sono stati, ovviamente, analizzati anche dal punto di vista alimentare.
Ai genitori dei piccoli è, infatti, stato chiesto di prendere nota di tutto il cibo e le bevande consumati durante due giorni per ogni impostazione del sonno. Rivelando, appunto, l’aumento di consumo calorico quando si dormiva di meno. Dati che, come affermato dalla prima firma dello studio DREAM, Rachael Taylor, rivelano abbastanza chiaramente il rapporto tra ore di sonno e rischio obesità nei bambini.
Agire in modo cosciente per scongiurare questo pericolo vuol dire regalare sane abitudini del sonno ai nostri bambini. Proporre un bagno caldo o una tranquilla lettura prima di coricarsi aiuta i più piccoli a conciliare il sonno e affrontare la notte con maggiore calma, permettendo di prolungare la durata del sonno e, quindi, far scendere il rischio obesità.
Fonti / Bibliografia
- DREAM, Research, Edgar Diabetes and Obesity Research Centre | University of OtagoDREAM is a study on Diet, Rest, Eating and Activity Monitoring, led by Professor Rachael Taylor