Argomenti trattati
Un allarmante aumento delle infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici tra bambini e ragazzi preoccupa gli esperti: soltanto negli Stati Uniti la percentuale è cresciuta del 700% nel giro di otto anni, in particolare per quanto riguarda le infezioni causate da enterobatteri resistenti agli antibiotici.
Più tempo in ospedale
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Journal of the Pediatric Infectious Diseases Society dai ricercatori della Case Western Reserve University School of Medicine di Cleveland, i minori colpiti da queste infezioni tendono a restare in ospedale più a lungo e corrono un maggior rischio di morte. I neonati poi sono i più a rischio.
Aumento del 700% in otto anni
La ricerca è stata condotta sui dati clinici di circa 94.000 pazienti di età inferiore ai 18 anni, ricoverati presso 48 ospedali pediatrici degli Stati Uniti con una diagnosi di infezione da batteri della famiglia Enterobatteriacee che oltre a includere batteri innocui, comprende anche agenti patogeni come la salmonella e l’Escherichia coli. Al termine dell’indagine, gli autori hanno scoperto che la percentuale di infezioni dovute a batteri resistenti agli antibiotici è passata dallo 0,2% del 2007 all’1,5% nel 2015, registrando un aumento superiore a sette volte nell’arco di soli otto anni.
Pochi antibiotici pediatrici
I ricercatori, infine, hanno rilevato che oltre il 75% delle infezioni antibiotico-resistenti era già presente quando i giovani erano stati ricoverati in ospedale. Il problema è ancora più complicato innanzitutto perché ci sono meno antibiotici approvati per i giovani rispetto a quelli per gli adulti.
Problema anche in Europa
Il problema della resistenza ai farmaci è stato denunciato anche dall’ultimo rapporto dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) che riporta un aumento di batteri resistenti agli antibiotici nell’uomo, negli animali e nei cibi, con il risultato che le infezioni causate da batteri resistenti agli antimicrobici portano a circa 25.000 decessi nell’Unione Europea ogni anno.
Italia, Paese a rischio
L’antibiotico resistenza non è uguale dappertutto, ma varia da paese a paese. L’Italia è tra i Paesi più a rischio perché è tra quelli dove i batteri, a causa dell’uso massiccio di antibiotici negli ultimi decenni, sono divenuti più resistenti. Il nostro Paese infatti è al quinto posto per utilizzo giornaliero di antibiotici dopo Grecia, Francia, Lussemburgo e Belgio.