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Tra smartphone e tablet, computer e videogiochi un’intera generazione di bambini è a rischio miopia. A dirlo è Matteo Piovella, presidente della Soi – Società oftalmologica italiana – che per contrastare l’insorgere di questo difetto della vista nei bambini consiglia di prediligere il computer allo smartphone (lo schermo è più grande e affatica di meno gli occhi), non avvicinarsi a meno di 50 cm dal monitor e, soprattutto, passare almeno due ore al giorno all’aria aperta, guardando oltre i tre metri, meglio se intorno a mezzogiorno, quando la luce è massima.
Soprattutto tra gli 8 e i 13 anni
La miopia è il difetto visivo più diffuso al mondo. Arriva a interessare circa un ventenne su due nel mondo occidentale e gli anni più a rischio per lo sviluppo del difetto sono quelli compresi tra gli 8 e i 13. In particolare, poi, quest’anno scolastico ormai giunto a conclusione caratterizzato negli ultimi tre mesi dalla didattica a distanza a causa dell’epidemia Covid-19, rischia di acuire il problema poiché ha fatto lievitare il numero di ore trascorse davanti ai monitor.
Più miopia rispetto al passato
Piovella spiega che la presenza massiccia di monitor nella vita di tutti i giorni predispone allo sviluppo della miopia: “I bambini che stanno meno all’aria aperta, come accade purtroppo oggi, sono più predisposti alla miopia. Per questo è fondamentale, quando si svolge un’attività da vicino come per esempio l’utilizzo di smartphone e tablet, ogni 20 minuti fermarsi per un 1 minuto e distogliere gli occhi dallo schermo, fissare lo sguardo all’orizzonte in lontananza e rilassare la messa a fuoco prima di ritornare a guardare il monitor.
Nei bambini la messa a fuoco è automatica e il mantenere questa tensione ininterrottamente, senza fare piccole pause prestabilite, pare collegato con l’aumento della miopia”. Le pause, precisa Piovella, non hanno ovviamente alcuna efficacia se si smette di guardare il computer e ci si concentra su smartphone e tablet.
Più tempo all’aria aperta e controlli regolari della vista
Per prevenire la miopia Piovella dà due consigli: trascorrere almeno due ore all’aria aperta al giorno e fare controlli periodici dall’oculista. “Dovremo fare in modo che i nostri ragazzi possano trascorre minimo 2 ore al giorno all’aria aperta specialmente nell’orario intorno a mezzogiorno perché sembra che le a luce naturale del sole abbia una funzione difensiva nell’evoluzione della miopia”, spiega il presidente Soi.
Infine, conclude l’esperto, resta fondamentale andare periodicamente dall’oculista: bisogna fare i controlli suggeriti perché lo specialista ha anche il compito di individuare piccoli difetti visivi che magari non vengono percepiti né dal bambino né dai genitori, ma possono creare difficoltà e frequente affaticamento nel mettere a fuoco gli oggetti.
Fonti / Bibliografia
- Il portale dell'Oftalmologia italiana | SOI - Società Oftalmologica ItalianaDal 1869 SOI è il punto di riferimento dell'oftalmologia in Italia. SOI opera per sostenere il progresso scientifico in oftalmologia, difendendo i principi etici e deontologici del medico oculista.