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I disturbi dello sviluppo neurologico, come autismo e schizofrenia, oltre a iperattività da deficit di attenzione, colpiscono di più gli uomini. Secondo uno studio della School of Medicine dell’Università del Maryland (Stati Uniti), questa resilienza che caratterizza le donne inizia in utero ed è guidata da una molecola che nel feto di sesso femminile produce una maggiore resistenza allo stress materno, facendo da scudo anche per problemi neurologici futuri.
Malattie neurologiche
L’autismo è un disturbo del neurosviluppo che si manifesta nei primi anni di vita con comportamenti ripetitivi e una severa compromissione dell’interazione sociale e della comunicazione verbale e non. Sebbene le cause scatenanti non siano ancora completamente note, la ricerca suggerisce come fattori genetici e metabolici possano ostacolare la maturazione fisiologica dei neuroni e dei circuiti funzionali. La schizofrenia, invece, è una malattia mentale a esordio precoce (tra i 15 e i 35 anni), dai sintomi complessi, che può avere effetti dirompenti sul progetto di vita della persona e sull’esistenza di chi le vive accanto.
Il ruolo di un gene
Per comprendere meglio le basi molecolari di questa disparità per quello che riguarda i disturbi neurologici tipicamente maschili come autismo e schizofrenia, i ricercatori si sono concentrati sul gene OGT (O-linked N-acetylglucosamine transferase) che svolge un ruolo chiave nella salute della placenta e controlla la trascrizione del marcatore epigenomico H3K27me3.
Lo studio in laboratorio
In uno studio su topi hanno dimostrato che alti livelli di questo marker nella placenta femminile producono resistenza allo stress sperimentato dalla madre. Questo percorso molecolare consente alle femmine di essere più resistenti allo stress materno rispetto ai maschi, con ricadute nell’età adulta. OGT e H3K27me3 nella placenta sono cruciali per molte codifiche proteiche che si verificano durante la gravidanza e questo processo ha molti effetti a valle, commentano gli autori dello studio. Il gene OGT è sul cromosoma X e sembra fornire un livello di protezione per il feto femminile alle perturbazioni nell’ambiente materno.