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Respirare aria pulita è l’arma più efficace contro l’ asma. Abitare in città, infatti, aumenta la probabilità di soffrire di malattie respiratorie croniche. Lo conferma ora anche uno studio della Johns Hopkins University School of Nursing and Medicine. Come spiega Kelli DePriest, che ha presentato la ricerca, “diversi fattori associati alla vita cittadina, come l’inquinamento atmosferico, contribuiscono ad aumentare i casi in cui la malattia è mal controllata”.
L’esperimento a Baltimora
Da tempo diverse ricerche sostengono che l’attività fisica possa avere un effetto benefico sui bambini che soffrono di asma. Questo ha indotto gli esperti a verificare in che modo la presenza di aree verdi, dove l’inquinamento atmosferico è più basso, incidesse positivamente sui bambini che soffrivano di asma, monitorando distanza dal parco e presenza di sintomi. L’indagine è avvenuta a Baltimora, città americana dove i livelli di inquinamento sono medio alti, intervistando i genitori di quasi 200 bambini asmatici. Le domande hanno riguardato la frequenza dei sintomi, ovvero fiato corto, dolori al torace e respiro sibilante(). Inoltre, i ricercatori hanno calcolato la distanza della casa di ogni bambino dal parco pubblico più vicino, creando una sorta di mappa e mettendo in relazione i sintomi e la lontananza dalle aree verdi.
Più aree verdi per la salute pubblica
I risultati hanno confermato l’ipotesi iniziale: i bambini hanno addirittura un giorno di sintomi in più durante un anno solare per ogni 305 metri di distanza tra l’abitazione e il parco più vicino. Questo rapporto diminuisce se i bambini sono più grandi: dopo i sei anni, infatti, i dati hanno rilevato una distanza casa-aree verdi di soli 152 metri. L’esito della ricerca riconferma l’importanza delle aree verdi e suggerisce la necessità da parte delle istituzioni di riprogrammare l’urbanistica delle città a favore di parchi e giardini.