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Un solare, un cappello e una maglietta proteggono i bambini dal sole, in qualunque situazione di esposizione. Evitano così arrossamenti, eritemi solari e pericolose scottature che, oltre ad essere dolorose e rovinare le vacanze, aumentano il rischio di sviluppare un tumore della pelle in età adulta. Ma quando capitano arrossamenti o scottature occorre far fronte subito alla situazione. Se l’arrossamento è lieve può bastare un doposole o un bagno con l’amido, in generale servono creme con sostanze naturali lenitive mentre in caso di scottature meglio rivolgersi al pediatra.
Scottature: valgono i rimedi della nonna?
I rimedi fai da te possono avere un valore solo ed esclusivamente sugli arrossamenti molto lievi. «Uno dei più validi sfrutta le proprietà lenitive e antinfiammatorie dell’amido» suggerisce il professor Antonino Di Pietro, direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis e Professore a contratto in Dermatologia Plastica all’Università degli Studi di Pavia.
Per i bambini più piccoli si possono fare bagni tiepidi aggiungendo due, tre manciate di amido che si può comprare in farmacia e nei supermercati. Per gli arrossamenti localizzati funzionano anche gli impacchi con acqua e amido che si possono fare con una spugna o con una pezzuola morbida. Possono essere utili anche gli impacchi con il pane che va inzuppato con acqua oppure con un infuso freddo di camomilla o di malva: il composto si avvolge in un canovaccio morbido e si applica sulla zona interessata dal rossore tenendolo per almeno un quarto d’ora, venti minuti.
Possono alleviare il rossore e il fastidio anche gli impacchi con le fette di patate crude, con olio di oliva, yogurt o anche con latte e ghiaccio: il latte ha un effetto calmante mentre il ghiaccio agisce come antinfiammatorio. Gli impacchi si possono fare anche più volte al giorno così come i bagni freddi a cui aggiungere infusi di malva e camomilla. Importante è far attenzione poi a come si asciuga la pelle usando tessuti molti morbidi e non sfregando mai la pelle che si può rompere aprendo la strada a possibili infezioni. Sempre valida anche l’applicazione di una crema all’ossido di zinco, la stessa che si usa per gli arrossamenti da pannolino. Con i bambini più grandicelli si può usare anche un doposole, una formula che contiene sostanze lenitive e addolcenti come il pantenolo, l’allantoina, l’aloe che aiutano a rinfrescare e lenire. Anche l’acqua termale, che si può vaporizzare facilmente sui piccoli anche mentre giocano, ha un’ottima azione rinfrescante, calmante e reidratante: volendo la si può usare anche sotto forma di impacco imbevendo alcune garze e applicandole sui rossori localizzati.
Cosa fare in caso di arrossamenti e scottature
Occorre tenere sempre presente che si può intervenire con il fai da te solo sulle forme molto lievi di rossore che scompaiono in genere nell’arco di una notte. «Anche in questo caso, comunque, attenzione che la pelle delicata del bambino ha subito un insulto e quella che si è riformata dopo gli arrossamenti e le scottature è ancora più fragile e sensibile al sole» precisa il dermatologo. «Occorrono allora maggiori precauzioni quando il piccolo torna al sole». Per altro sarebbe opportuno evitare l’esposizione almeno per un giorno o due dopo arrossamenti e scottature, usare una crema solare con SPF 50+ da applicare molto spesso e tenere il più possibile coperta la parte: se si tratta delle spalle basta, ad esempio, una maglietta di cotone meglio se colorata perché respinge maggiormente i raggi.
E’ possibile in ogni caso se si è al mare lasciare che il bimbo faccia un bagno veloce, applicando sempre prima una protezione solare e passando poi sotto la doccia una volta fuori dall’acqua». Nel caso di arrossamenti e scottature più significative meglio rivolgersi al farmacista, in prima battuta, al pediatra e nelle situazioni più gravi direttamente al Pronto Soccorso. Se l’arrossamento è di moderata entità possono essere utili creme a base di sostanze naturali lenitive e riparatrici come la calendula, l’aloe, l’arnica, l’iperico, l’azulene ricavato dalla camomilla, la glicirrizina estratta dalla liquirizia. Volendo le creme possono essere tenute in frigorifero perché possano regalare una sensazione di maggior freschezza all’applicazione. Nel caso invece di scottature più importanti è sempre necessario il consulto del medico che può prescrivere una crema a base di cortisone e quando servono antistaminici e antibiotici qualora si sia instaurata un’infezione sopra la scottatura. Massima attenzione in questi casi perché cortisonici e antibiotici, sia sotto forma di crema che assunti per via orale, sono fototossici: interagiscono cioè con i raggi solari provocando la comparsa di un’eruzione cutanea con arrossamento e prurito.
Eritema solare nei bambini
«Quando la pelle viene esposta al sole senza l’adeguata protezione reagisce immediatamente ai raggi Uv con una risposta più o meno intensa che si definisce eritema solare» spiega l’esperto. Più la cute è chiara e delicata come quella dei bambini, più è facile che compaia un eritema che può svilupparsi in vari stadi:
- eritema solare lieve: è la forma più leggera ma comunque fastidiosa che si manifesta con una serie di punti rossi e una sensazione di “pelle che tira”. In genere la situazione rientra in pochi giorni ma è importante che i bambini non tornino al sole finchè il rossore non è del tutto scomparso.
- eritema solare moderato: in questo caso la pelle appare più diffusamente arrossata; compare un fastidioso prurito mentre la sensibilità eccessiva della cute si traduce in una sensazione di dolore. Nei giorni successivi la pelle tende a squamarsi.
- eritema solare grave: nei casi più importanti insieme al rossore compaiono bolle che provocano desquamazione. Il dolore è intenso e spesso compaiono anche sintomi sistemici come febbre, brividi, vertigini, mal di testa. In questi casi rivolgersi al Pronto Soccorso, soprattutto se i bambini sono molto piccoli, è opportuno.
Possibili conseguenze
Arrossamenti e scottature nei bambini sono dolorosi e lunghi da risolvere. Sono necessari molti giorni prima che i bambini possano tornare a giocare all’aperto ed ecco quindi che questi episodi finiscono per rovinare le vacanze. Ma non sono solo le conseguenze immediate che devono preoccupare i genitori bensì anche quelle a lungo termine. «E’ stato ormai chiaramente dimostrato infatti che un insulto pesante alla cute come quello rappresentato da una scottatura quando avviene in età infantile lascia un segno profondo che si traduce da adulti in una probabilità più elevata di sviluppare un tumore della cute» spiega il dermatologo Antonino Di Pietro.
E’ la ragione per cui è basilare da parte dei genitori mettere in atto tutte le misure necessarie per proteggere i piccoli quando sono al sole. La prima è ovviamente quella di usare una crema solare ad alta protezione, 50 o 50+, in tutte le situazioni in cui i piccoli si trovano esposti ai raggi. Non solo quindi al mare ma anche in montagna, in piscina, durante una gita in campagna, ma anche in città. Spesso, infatti, i bambini rischiano una scottatura in situazioni per così dire inaspettate come una gita in bicicletta se si tolgono la maglietta, una partita a calcio sotto il sole, un pomeriggio di giochi in terrazzo.
«Attenzione in modo particolare alla montagna dove le temperature miti possono ingannare» spiega l’esperto. «In realtà più si sale, più i raggi Uv sono intensi e il rischio di scottature maggiore. Se ci si sdraia sul prato poi attenzione a usare sempre un telo o un plaid perché nell’erba è presente la fucomarina, una sostanza tossica peer la cute che genera segni rossi simili a frustate. Anche alcuni insetti presenti nei prati come la cantaride, un coleottero, e la processionaria, che si trova soprattutto in prossimità dei boschi di pini, secernono sostanza irritanti che possono provocare un eritema». Anche i punti dove possono comparire arrossamenti e scottature a volte sono i meno consueti come il collo del piede, le ginocchia, le orecchie: ancora una volta vale la raccomandazione di distribuire il prodotto solare su tutte le zone esposte, senza dimenticare nessun punto, facendo comunque sempre attenzione che i bambini non stiano mai esposti troppo a lungo ai raggi diretti. Alternare fasi di gioco al sole e fasi all’ombra è una delle migliori garanzie per evitare fastidiosi arrossamenti della pelle.
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