Apnee notturne: un’epidemia silenziosa, anche tra i bambini

Patrizia Masini A cura di Patrizia Masini Pubblicato il 15/02/2019 Aggiornato il 19/02/2019

Le apnee notturne sono un fenomeno talmente diffuso che si parla ormai di un’epidemia. Sono colpiti anche i bambini con conseguenze sul riposo notturno e sulla crescita. Importante intervenire

Apnee notturne: un’epidemia silenziosa, anche tra i bambini

Le apnee notturne sono sempre più diffuse e riguardano spesso anche i bambini. Tra le conseguenze, sonno disturbato e molte malattie. Eppure, le apnee notturne vengono spesso sottovalutate sia dai diretti interessati, sia dai medici stessi. Il disturbo specifico si chiama sindrome da apnea ostruttiva notturna ma sono davvero molte le persone che non sanno di soffrirne e che si svegliano stanche, che non dormono bene e non sanno spiegare il perché.

Pericolosamente sottovalutate

Secondo uno studio dell’Associazione italiana pneumologi ospedalieri (Aipo), le apnee notturne non hanno conseguenze irrisorie, anzi.  Chi soffre di apnea notturna, infatti, ha più probabilità di ammalarsi di ipertensione, arteriosclerosi, coronopatie, ictus, diabete, steatosi epatica, problemi oculari. Senza dimenticare la peggior qualità della vita, dovuta alla mancanza di un vero riposo continuativo e rigenerante. Eppure, solo il 10% di chi soffre di apnea notturna arriva a una diagnosi.

I segnali da osservare

Ci sono alcuni campanelli d’allarme, riguardo alle apnee notturne, da considerare: russamento persistente, intenso e intermittente, alzarsi per andare spesso in bagno, mal di testa mattutino, riduzione della libido, disfunzione erettile. Il sovrappeso resta una variabile di rischio molto importante, ma non determinante.

Gli esami da fare

In base al numero di apnee notturne, si può stabilire la gravità o meno del disturbo. Le apnee si misurano con l’esame polisonnigrafico (tramite strumento portatile). Il percorso diagnostico da seguire parte dal medico di famiglia che dovrebbe indirizzare il paziente a un centro di medicina del sonno o a un’unità di pneumologia che tratta questo tipo di disturbo.

Bambini a rischio tra 2 e 6 anni

Le apnee notturne colpiscono anche i bambini, soprattutto tra i due e i sei anni di età. Le conseguenze di un sonno disturbato, per i bambini, sono: irritabilità, stanchezza, respirazione con la bocca e conseguenti problemi dello sviluppo del palato. Una delle cause più comuni delle apnee notturne nei bambini, è la presenza di adenoidi ingrossate. 

 

 
 
 

da sapere!

Ai bambini che soffrono di apnee, va sempre effettuata una valutazione otorinolaringoiatrica per verificare la presenza di adenoidi ingrossate.

 

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