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Mio, Mia e Meo. Sono due bambini e una bambina protagonisti della nuova campagna “I Consigli di Mio, Mia e Meo” promossa dai pediatri della Fimp, la Federazione italiana medici pediatri, per sensibilizzare grandi e piccoli sul corretto uso degli antibiotici per i bambini.
Infezioni virali nell’80% dei casi
Maggiore informazione circa il corretto uso di questi medicinali è necessaria nel nostro Paese perché se ne usano troppi e in maniera scorretta: basta pensare che, sebbene nei bambini circa l’80% delle infezioni sia di origine virale, gli antibiotici vengono impiegati in otto casi su dieci. E spesso i genitori li somministrano ai figli senza neanche aver prima ascoltato il parere del medico.
Ai primi posti in Europa
Come spiega Paolo Biasci, presidente nazionale della Fimp, “troppo spesso si fa ricorso in modo indiscriminato agli antibiotici per i bambini. Rappresentano, infatti, ben il 44% del totale di tutti i farmaci prescritti in età pediatrica. Solo lo scorso anno sono stati utilizzati dal 38% dei bambini in Italia. Questi dati ci collocano ai primi posti in Europa, nonostante un lieve calo dei consumi registrato negli ultimissimi anni. Per questo la nostra Federazione ha deciso di avviare un progetto nazionale che vuole raggiungere milioni di famiglie grazie all’aiuto di tre simpatiche mascotte: Mio, Mia e Meo”.
No al “fai da te”
In particolare i medici Fimp precisano che una delle pratiche da cui guardarsi maggiormente è l’autoprescrizione di antibiotici, senza aver sentito il parere del medico. Spiega Teresa Cazzato, membro del board scientifico Fimp: “in particolare raccomandiamo ai genitori di non autoprescriversi le cure antibiotiche e di rispettare sempre le modalità e le dosi di somministrazione indicate dal pediatra“. La campagna però vuole, al tempo stesso, sensibilizzare anche il personale medico. “Nei bambini circa l’80% delle infezioni è di origine virale. Tuttavia l’antibiotico viene impiegato in otto casi su dieci, contribuendo a determinare un aumento esponenziale del fenomeno dell’antibiotico-resistenza”.