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Creano disagio relazionale per l’impatto estetico, ma possono comportare anche conseguenze funzionali ed emodinamiche, cioè legate alla circolazione del sangue. Le anomalie vascolari sono disturbi invalidanti su cui è però possibile intervenire efficacemente grazie alla terapia medica e alle ultime tecniche laser, adatte anche ai bambini. Due le macchie rosse più importanti: gli angiomi e le malformazioni capillari piane, queste ultime impropriamente denominate “angiomi piani”.
GLI ANGIOMI CLASSICI: quando è importante intervenire subito
Il dottor Davide Brunelli, dirigente medico della divisione Dermatologia dell’ospedale M. Bufalini di Cesena, ha spiegato che se l’angioma cresce in corrispondenza di apparati importanti come gli occhi o il naso è fondamentale intervenire subito, fin dai primi mesi di vita, per evitare di ostacolare il normale sviluppo della vista o per evitare che l’angioma determini danni irreversibili a strutture importanti quali le cartilagini nasali.
Cura in due fasi
Il trattamento più utilizzato in questi casi è di tipo medico e consiste nella somministrazione di un beta bloccante in grado di determinare un arresto della crescita e una involuzione dell’angioma. Si tratta di uno sciroppo somministrabile fin dai primi mesi di vita del bambino. Successivamente alla stabilizzazione della neoformazione è possibile intervenire con i laser per correggere le eventuali imperfezioni vascolari che possono persistere anche dopo la terapia medica.
Possono regredire spontaneamente
Gli angiomi colpiscono il 2-3% dei nati a termine, fino al 22% dei prematuri e nel 60-70% dei casi si localizzano nel distretto cefalico, cioè nella testa, determinando talvolta importanti problematiche funzionali, per esempio quando si formano in area perioculare o nasale o quando raggiungono grandi dimensioni. La loro crescita è tumultuosa nei primi mesi di vita, per poi stabilizzarsi e regredire progressivamente negli anni successivi.
Due laser diversi
Dopo i sei anni di età si arriva alla massima regressione della neoformazione ed è allora possibile intervenire con i laser per correggere le eventuali imperfezioni vascolari persistenti. Oggi si utilizzano il laser yag per le lesioni vascolari profonde e il dye laser, indicato per quelle più superficiali.
GLI ANGIOMI PIANI, malformazioni più rare
Più rare degli angiomi sono invece le malformazioni capillari piane, coinvolgono circa lo 0,3% dei nuovi nati e sono caratterizzate da una anomalia dei vasi capillari superficiali che rimangono permanentemente dilatati determinando la caratteristica colorazione rosso accesa delle lesioni. Si localizzano anch’esse per lo più sul volto, con conseguente disagio psicologico e relazionale.
Non regrediscono da soli
A differenza degli angiomi, le malformazioni capillari piane non regrediscono ma crescono proporzionalmente allo sviluppo del corpo e diventano più spesse con il passare del tempo, ecco perché è importante curarle il prima possibile. Per le malformazioni capillari piane non esiste per ora un trattamento farmacologico, ma si può ottenere una marcata involuzione con l’utilizzo del dye laser, che emette un’onda luminosa in grado di coagulare selettivamente i capillari rossi, lasciando inalterata la pelle. Le caratteristiche di questo laser lo rendono utilizzabile anche nei bimbi molto piccoli, 12-18 mesi di età.