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Le allergie respiratorie sono manifestazioni di una reazione eccessiva dell’organismo di una persona o di un bambino sensibile a sostanze, chiamate allergeni, che sono invece innocue per la maggior parte della gente. Come dice il nome stesso, queste allergie coinvolgono le vie respiratorie, quindi naso, gola, bronchi e anche occhi con sintomi come starnuti, scolo nasale, prurito alla gola, difficoltà di respirazione. Le allergie respiratorie non sono causate solo da allergeni che si inalano, ma anche da certi farmaci e alimenti. Possono essere controllate dai farmaci ma anche da rimedi naturali e da accorgimenti nello stile di vita.
Elenco delle allergie respiratorie possibili
Le allergie respiratorie si possono raggruppare in due tipi: l’oculorinite allergica e l’asma allergico. Vediamo in che cosa consistono.
L’oculorinite allergica
È un’infiammazione della mucosa di naso e occhi. Si manifesta con solletico alla gola, prurito al naso, starnuti ripetuti, naso chiuso, scolo nasale con secrezione liquida. Compaiono anche disturbi agli occhi come bruciore, arrossamento, prurito, lacrimazione e fastidio alla luce. A volte possono comparire anche mal di testa e fastidio all’orecchio.
L’asma allergico
L’asma allergico è l’infiammazione cronica della mucosa delle vie aeree dei bronchi che, a contatto con l’allergene, reagiscono contraendosi e ostacolando il passaggio dell’aria. Quando viene a contatto con l’allergene, infatti, la muscolatura bronchiale si restringe ostacolando il passaggio dell’aria. L’organismo cerca allora di compensare aumentando la frequenza respiratoria, per catturare quanta più aria è possibile: di conseguenza il cuore batte più velocemente e la persona è presa da un senso di affanno e di mancanza d’aria. Gli attacchi compaiono all’improvviso con tosse, respiro sibilante, senso di costrizione al torace, fiato corto.
Allergie respiratorie, come si classificano
“Le allergie respiratorie si possono suddividere in due categorie: intermittenti o persistenti” esordisce il professor Alessandro Fiocchi, responsabile dell’Unità operativa di allergologia del Bambino Gesù di Roma. “Quando i disturbi compaiono dopo che l’allergene è entrato nell’organismo attraverso la respirazione si parla di allergia intermittente. Ne sono causa i pollini, alcune muffe, i peli animali quando il contatto è occasionale. Le allergie persistenti si verificano quando l’inalazione dell’allergene è continua. Sono generalmente persistenti le allergie da acari della polvere domestica, da muffe ambientali come l’alternaria, da peli di animali quando l’esposizione è continua”. In entrambi i casi, le allergie possono manifestarsi con differenti livelli di severità. Di conseguenza si deve parlare di oculoriniti intermittenti lievi, intermittenti severe, persistenti lievi o persistenti severe. In modo analogo si classifica l’asma. Queste classificazioni costituiscono la base delle decisioni per quanto riguarda il trattamento.
Sintomi allergie respiratorie
Come dice il nome stesso, le allergie respiratorie nei bambini si manifestano con sintomi che coinvolgono soprattutto le vie aeree, oltre che gli annessi come le mucose degli occhi, anch’esse soggette a elevata reattività nei confronti dell’allergene. Compaiono quindi:
- solletico e prurito alla gola
- irritazione al naso
- starnuti a salve
- scolo nasale liquido
- tosse secca e fastidiosa
- lacrimazione, prurito e bruciore agli occhi
- fiato corto
- sensazione di non riuscire a respirare
- oppressione al torace
- accelerazione del battito cardiaco
- sudorazione fredda
- rischio di svenimento
Le cause delle allergie respiratorie
Gli allergeni che causano reazioni allergiche all’apparato respiratorio sono: i pollini, gli acari della polvere, le muffe, il pelo degli animali domestici e le sostanze chimiche.
- I pollini sono microscopici granelli, simili a una polvere di colore giallognolo, prodotti durante l’epoca della fioritura dagli elementi maschili delle piante. Sono minuscoli e leggerissimi, per questo pericolosi: vengono inalati durante la respirazione e penetrano in profondità nell’apparato respiratorio, fino a raggiungere i bronchi.
- Gli acari sono piccolissimi animaletti che vivono tra le pareti di casa, nella polvere domestica. Le persone soffrono di allergia alle deiezioni degli acari, particelle infinitamente piccole ma presenti in enormi quantità.
- Le muffe proliferano un po’ ovunque in casa e fuori, hanno spore di dimensioni ancora più piccole di quelle dei pollini e si diffondono nell’atmosfera e nell’ambiente.
- Gli animali domestici causano allergie respiratorie a causa di un mix di peli caduti, cellule morte e proteine contenute nella saliva dell’animale, che si diffonde nell’ambiente mentre la bestiola lecca il proprio pelo per pulirlo. Le proteine contenute nella saliva innescano l’allergia.
- Gli alimenti come latte, uova, cereali, cioccolato, arachidi sono quelli che scatenano più frequentemente i sintomi dell’allergia. Provocano in genere starnuti, rinorrea, naso chiuso, asma.
Anche alcuni farmaci possono provocare reazioni allergiche a carico dell’apparato respiratorio. Quelli che danno più di frequente luogo a disturbi sono l’acido acetilsalicilico, i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), gli anestetici, alcuni antibiotici e determinati vaccini.
I rimedi per le allergie respiratorie
Quando si manifesta una allergia respiratoria in un bambino, il pediatra aiuta i genitori effettuare la diagnosi, a stabilire obiettivi precisi e adottare le giuste misure per conseguirli.
In generale, qualsiasi sia la serietà e la durata della condizione, il bambino deve essere ‘controllato’, cioè gli deve essere consentito di vivere la sua vita come se non fosse allergico. Per questo, si adottano strategie di prevenzione ambientale per evitare l’allergene o terapie con farmaci adatti.
Tra le prime, l’uso di dispositivi antiallergici domestici quali coprimaterassi e copricuscini specifici per gli allergici alla polvere, la rinuncia a introdurre nuovo amici pelosi in casa per chi è allergico al gatto o a una vacanza a maggio per chi è allergico alle graminacee.
Le cure specifiche comprendono farmaci di controllo come spray antinfiammatori specifici e antistaminici per bocca. “C’è una terapia ‘naturale’ che serve ai bambini allergici quando presentano forme severe: è la immunoterapia specifica” precisa l’allergologo. “Consiste nella somministrazione graduale del medesimo allergene in maniera scrupolosa e prolungata. Questa può non solo controllare, ma anche guarire le allergie respiratorie.
I consigli del pediatra
“Anche adottare certe strategie comportamentali può aiutare a prevenire l’insorgenza di disturbi allergici nei bambini” aggiunge il professor Fiocchi. È importante iniziare già durante la gravidanza, soprattutto se in famiglia ci sono già persone allergiche
Niente fumo
Durante la gestazione, la mamma deve smettere di fumare e deve cercare di non esporsi al fumo passivo perché questo ha un effetto irritante sulle mucose delle vie respiratorie e le rende più sensibili.
Filtri speciali
È utile ridurre il più possibile l’esposizione agli allergeni, applicando filtri all’impianto di condizionamento dell’automobile o facendo installare in casa un impianto di climatizzazione che sia in grado di catturare anche i pollini più piccoli.
Passeggiate nelle ore giuste
Per la passeggiata del bimbo è opportuno scegliere le ore mattutine, quando la concentrazione dei pollini nell’aria è ridotta. Prima di un temporale sarebbe meglio restare in casa perché l’elettricità dell’aria ha effetto scatenante sui pollini. Dopo la pioggia, invece, l’aria è più pulita perché l’acqua trascina con sé gli allergeni verso il terreno.
Sì a mare e montagna
Per i luoghi di vacanza, va tenuto presente che nelle località di mare l’assenza di piante e la presenza di vento costante limita gli allergeni. Anche l’alta montagna è una località salubre per gli allergici.