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Il 90% delle madri di bambini sovrappeso e il 52% di quelle di bimbi obesi non ritiene che i propri figli abbiano problemi di chili di troppo. È quanto appurato da uno studio pubblicato sulla rivista medica Obesity dai ricercatori dell’Unità di biostatistica, epidemiologia e salute pubblica del Dipartimento di Scienze cardiache, toraciche e vascolari dell’Università di Padova, da cui emerge che la maggior parte delle mamme di bambini con chili di troppo hanno una percezione distorta della forma fisica dei propri figli che le porta a sottovalutare il problema del sovrappeso infantile e, di conseguenza, a non adottare le necessarie contromisure, per esempio non offrendo un’alimentazione davvero equilibrata e non invitandoli a svolgere attività fisica proporzionata all’età.
La ricerca internazionale
Lo studio ha visto coinvolti quasi tremila bambini di diverse nazioni (Cile, Messico, Argentina, Brasile, Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Georgia, e India) di età compresa tra i 3 e gli 11 anni. Di questi, 774 avevano un peso corporeo superiore a quello previsto in base ad età e altezza. Come spiega Dario Gregori, primo autore dello studio, dai dati raccolti è emerso che “indipendentemente dalle nazionalità la proporzione di bambini sovrappeso non correttamente percepiti come tali dalle proprie madri è risultata molto elevata: pari all’89%”. Più contenuta invece è risultata la “distorsione” rilevata tra le mamme dei bambini obesi, con il 52% – ovvero una su due – in grado di riconoscere il proprio figlio come tale e disposta ad adottare le necessarie contromisure per promuovere la perdita dei chili di troppo.
La situazione in Italia
Per quanto riguarda il nostro Paese, alle mamme coinvolte nello studio è stato chiesto di indicare tra 14 figure quella che, a loro parere, meglio rappresentava la forma fisica del proprio figlio: è così emerso che in Italia ben 8 bambini sovrappeso su 10 sono considerati “normopeso” dalle proprie madri.
Prendere coscienza del problema
Questi risultati, spiega lo studioso, mettono in evidenza “la necessità che le politiche di salute pubblica volte a combattere il problema del sovrappeso infantile debbano innanzitutto favorire la presa di coscienza, da parte dei genitori, della forma fisica del proprio figlio”, poiché questo fattore risulta cruciale nell’influenzare la scelta di tutta la famiglia di impegnarsi nella perdita di peso.