Sale ai bambini: limitarlo il più possibile!

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 17/06/2013 Aggiornato il 17/06/2013

Mai dare sale ai bambini come aggiunta nella pappa prima dei 12 mesi. E anche dopo, va consumato sempre con moderazione. Viceversa si corre il rischio che i bambini sviluppino poi pressione alta e problemi cardiaci 

Sale ai bambini: limitarlo il più possibile!

La tentazione è inevitabile ma bisogna trattenersi: dare sale ai bambini, aggiungendolo alla pappa per renderla più “buona”, è altamente negativo. Li abitua ai sapori forti e poi diventa più difficile far consumare loro cibi meno saporiti. Il sale ai bambini è pericoloso perché li predispone a obesità, ipertensione e problemi circolatori. Da qui la mobilitazione di tante associazioni di pediatri per ridurne il consumo. Fin dalle prime pappe.

3 bambini su 4 ne assumono troppo

In tutto il mondo occidentale viene dato troppo sale ai bambini. Secondo un recente studio britannico, per esempio, si è visto che 3 bambini inglesi su 4 assumono ogni giorno una quantità di sale notevolmente superiore a quella massima consigliata. Le linee guida pediatriche consigliano di non superare i 400 mg al giorno fino ai 12 mesi  per poi via via aumentare, ma di poco, fino ad arrivare all’adolescenza e all’età adulta a 500 mg.

Limitare fin dallo svezzamento

Tutti i pediatri sono d’accordo: fino ai 12 mesi non aggiungere mai sale alla pappa, tanto più che i bebè amano i sapori delicati. Solo dopo iniziare a salare, ma pochissimo e preferendo al sale l’uso di erbe aromatiche e limone. Invece, sono per lo più le mamme che non rispettano questa regola di svezzamento perché pensano che così la pappa sia più gustosa per il piccolo. A lanciare l’ultimo allarme contro l’uso eccessivo di sale sono l’organizzazione britannica Wash, World action on salt and health, insieme alla Sinu, Società italiana di nutrizione umana e al Gruppo di lavoro intersocietario per la riduzione del consumo di sodio in Italia.

Rischio obesità e ipertensione

Un altro studio del Centers for disease control and prevention americano, pubblicato su Pediatrics, ha dato le prove degli effetti negativi di una dieta troppo ricca di sale nei bambini. I ricercatori hanno esaminato i dati di oltre 6.200 bambini americani tra gli 8 e i 18 anni, già coinvolti in indagini sanitarie nazionali tra il 2003 e il 2008. La dose di sale giornaliera raccomandata dalle autorità statunitensi per i bambini è pari a non più di 1 cucchiaino da tè al giorno, circa 2.300 milligrammi. In media però, i ragazzini dello studio ne assumevano circa 3.300 milligrammi al giorno. Di fronte a questi dat non stupisce che nel complesso, il 15% è risultato in una situazione di preipertensione e il 37% obeso.

Usare spezie ed erbe aromatiche

Dai pediatri arrivano anche suggerimenti su come ridurre il consumo di sale nella dieta dei bimbi:

– non aggiungere sale nelle pappe fino ai 12 mesi e anche oltre, se si riesce;

– preferire alimenti a basso contenuto di sodio, come i formaggi non stagionati o il prosciutto cotto invece di quello crudo;

– evitare i cibi precotti e in scatola, perché addizionati di sale, e quelli fritti, che assorbono il sale;

– condire con spezie, erbe aromatiche, aceto e limone. 

In breve

ATTENZIONE AL SALE NASCOSTO

Il sodio non è contenuto solo nel normale sale da cucina, ma anche in alimenti insospettabili comunemente amati dai bambini. Ne sono ricchi per esempio gli insaccati, gli alimenti già pronti e in scatola, quelli surgelati e perfino i dolci di preparazione industriale. 

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