Rinite allergica nei bambini: utile più pesce

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 07/05/2018 Aggiornato il 02/08/2018

Un maggiore consumo di pesce è risultato associato a una diminuzione del rischio di rinite allergica nei bambini. Ecco perché

Rinite allergica nei bambini: utile più pesce

Uno studio dell’Università svedese di Goteborg ha analizzato quali sono gli alimenti che possono ridurre l’incidenza di rinite allergica nei bambini. Il pesce è risultato in pole position.

L’esperimento su 8.000 bambini

La ricerca, che si è concentrata su un campione di oltre 8.000 bambini svedesi, è stata pubblicata sulla rivista medica Pediatric Allergy and Immunology. I bambini sono stati tenuti sotto osservazione attraverso una serie di colloqui con i loro genitori (per un totale di 5.654 famiglie) in diversi momenti della crescita: al compimento di sei mesi e di un anno, quattro, otto e dodici anni. È risultato che il 22% dei bambini, all’età di 12 anni, soffre di rinite. Tuttavia, fra chi aveva mangiato pesce almeno una volta al mese nel primo anno di vita, la percentuale di rinite allergica era più bassa.

Prima si comincia, meglio è

La ricercatrice Emma Goksör ha spiegato che molti genitori ritardano l’introduzione del pesce nella dieta dei bambini perché in genere non piace, ma così facendo sbagliano. I grassi assunti determinano la qualità della risposta immunitaria agli allergeni, e quelli del pesce agiscono in maniera positiva. In particolare il merito è degli Omega 3 che sono immunomodulanti, in altre parole sono grassi che aiutano il sistema immunitario.

Importante l’alimentazione nei primi anni di vita

Già in passato alcuni studi avevano preso in considerazione l’ipotesi che l’alimentazione potesse avere un ruolo chiave nella presenza delle allergie. Ora anche uno studio dell’Università di Stoccolma è giunto di recente alle stesse conclusioni. La ricerca ha esaminato l’effetto di pesci come il salmone, ricchi di Omega 3, sullo sviluppo di oltre 4.000 bambini dalla nascita fino agli 8 anni. È stato scoperto che a un maggior consumo di pesce corrispondeva un minor pericolo di sviluppare allergie. Nessuna associazione protettiva è invece emersa se il consumo di pesce iniziava a 8 anni. Solo un’assunzione precoce e regolare di pesce svolge, quindi, un effetto favorevole nella prevenzione delle allergie e quindi anche della rinite allergica.

 
 

Da sapere!

È fondamentale dare il buon esempio. Il bambino che vede il genitore mangiare il pesce sarà sicuramente più invogliato a mangiarlo, fin da piccolo.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Bimbo di sei mesi che reclama ancora il seno di notte: che fare?

15/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A volte, per risolvere il problema dei risvegli notturni per la poppata è sufficiente introdurre la seconda pappa a cena. A sei mesi, infatti, il bambino potrebbe reclamare il seno di notte solo perché ha fame.   »

Movimenti fetali in 29^ settimana: è normale che siano cambiati rispetto a prima?

10/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In effetti, è possibile che i movimenti fetali non siano sempre uguali, ma quello che conta è riuscire ad avvertirli. Per riuscirci ogni volta che si vuole ci sono piccoli trucchi.   »

Valore delle beta: le settimane come vengono conteggiate?

05/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La tabella di riferimento in cui sono riportati i valori desiderabili delle beta hCG considera le settimane di gravidanza in modo diverso dal calendario ostetrico. Più di preciso, rispetto a questo indica due settimane in meno.   »

Fai la tua domanda agli specialisti