Buona sera ho un bimbo di 4 anni ha una costituzione ossea
robusta, pesa 29 kg ed è alto 1.14 cm. Devo metterlo a dieta? Inoltre non
riesco a toglierli il pannolino la notte. Cosa devo fare? Grazie. M. Laura
Il peso e l'altezza che riporta per suo figlio di 4 anni, se non ha commesso errori di battitura, ovvero 29 kg e 114 cm, è nettamente superiore ai valori di riferimento. Il suo pediatra le avrà sicuramente parlato dei percentili nella curva di crescita dei bambini e dell'indice di massa corporea (in inglese body mass index). Oltre a questi parametri la crescita armonica tra peso ed altezza è fondamentale. Importante in età pediatrica è mangiare cibi sani e genuini e fare attività sportiva consona per l' età. Infatti una buona dieta garantisce al giovane organismo una crescita equilibrata ed in salute. Curare l'alimentazione in questo periodo della vita è fondamentale per evitare che il sovrappeso porti con sé problemi alla salute fisica e psicologica del bambino. Si stima infatti che circa il 40% dei bambini ed il 60% degli adolescenti obesi rimarranno tali anche in età adulta, con tutte le conseguenze negative del caso. Secondo indagini epidemiologiche ufficiali, in Italia i bambini obesi sono circa il 4% mentre il 20% è in sovrappeso. Tali percentuali aumentano anno dopo anno e dati più recenti indicano che il fenomeno obesità interessa oggi più del 15% dei bambini. Per un bambino avere la madre o il padre obesi è un fattore di rischio importante che aumenta del 40% le probabilità che lui stesso diventi un adulto obeso. Se entrambi i genitori sono in evidente sovrappeso tale rischio aumenta sino all'80%. Senza dubbio all'origine del fenomeno esiste una predisposizione genetica ma ancor più importante è l'influenza delle cattive abitudini alimentari trasmesse dai genitori e dalla società. La dieta gioca un ruolo importante nello sviluppo dell'obesità: oggi più che mai molti bambini mangiano male, consumano troppi grassi e preferiscono cibi con elevata densità calorica. Per i genitori diventa quindi estremamente importante monitorare, ed eventualmente correggere, le abitudini alimentari dei propri figli.
Il sovrappeso e l'obesità in età pediatrica sono correlati alla contemporanea presenza di due fattori, da un lato una dieta scorretta caratterizzata da un elevato consumo di cibi ipercalorici, ricchi di grassi e di zuccheri semplici, dall'altro la sedentarietà e la riduzione del tempo dedicato all'attività fisica. I primi provvedimenti da adottare saranno quindi rivolti alla riduzione dell'eccesso ponderale, ponendo particolare attenzione al consumo di zuccheri (dolciumi, bibite e succhi di frutta) e incentivando la pratica di un regolare esercizio fisico.
La dieta di molti bambini non è solo ricca di calorie ma anche sbilanciata e piena di alimenti scadenti che incidono pesantemente sulla qualità di vita e sulla morbilità futura.
La correzione di queste cattive abitudini alimentari è uno degli interventi migliori per diminuire la crescita dell'obesità nei nostri bambini ed adolescenti. Quando ci rivolgiamo a loro dovremmo evitare il termine dieta che viene spesso intesa dal bambino come una specie di azione punitiva. I consigli dietetici utili in età pediatrica riflettono grossomodo quelli proposti alla popolazione generale.
Per quanto concerne il pannolino tolto durante il giorno ma ancora presente alla notte all'età di quattro anni può rientrare ancora nel range della normalità. Ci sono bambini che prima dei tre anni abbandonano il pannolino sia di giorno che di notte, fin da subito contemporaneamente, altri a tappe (prima di giorno e poi di notte). Consiglio ai genitori dei bambini che incontro e visito di provare a rimuovere il pannolino di notte quando per sette mattine consecutive lo trovano al mattino asciutto. Controlli quindi appena sveglio il bambino se il pannolino è asciutto o bagnato. I bambini che bevono molto la sera prima di coricarsi (abitudine del biberon di latte o camomilla) sono più tardivi a liberarsi del pannolino di notte, le tempistiche sono comunque individuali, diverse da bambino a bambino ma fino ai cinque anni non è assolutamente espressione di patologia.
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