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La qualità del sonno e il quoziente intellettivo (QI) migliorano se viene dato il pesce ai bambini almeno una volta alla settimana. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista medica Scientific Reports da un gruppo di ricercatori dell’Università della Pennsylvania, dove per la prima volta sono stati messi in relazione tra loro gli acidi grassi omega 3 del pesce, la qualità del sonno e il QI.
L’analisi su maschi e femmine
Il campione era costituito da maschi (54%) e femmine (46%) di età compresa tra i 9 e gli 11 anni. Il questionario sottoposto ai bambini, oltre a permettere di sapere quanto pesce veniva consumato, serviva anche per misurare il loro QI. Informazioni sulla qualità del sonno erano, invece, acquisite direttamente dai loro genitori. I risultati dello studio hanno dimostrato che i bambini che mangiavano il pesce:
- ogni settimana: avevano un punteggio di 4,8 punti più alto nei test del QI rispetto a quelli che lo mangiavano di rado o mai;
- sporadicamente: avevano ottenuto un punteggio inferiore (3,3).
In più, un aumento del consumo di pesce era stato associato a una miglior qualità del sonno.
Merito degli acidi grassi omega 3
Il minor numero di disturbi del sonno associato al maggior consumo di pesce si deve ai suoi acidi grassi omega 3 (soprattutto in salmone, tonno e pesce spada) che apportano anche altri benefici:
- riducono i trigliceridi, innalzando l’Hdl (il colesterolo buono);
- migliorano la sensibilità all’insulina;
- riducono lievemente la pressione arteriosa;
- hanno effetti antitrombotici.
Gli omega 3 del pesce sembrano migliorare anche le funzioni cognitive dei più piccoli, perché indispensabili per la corretta crescita e lo sviluppo del tessuto nervoso.
Qualità del sonno e intelligenza pesce – dipendenti?
Secondo il presidente della Sinu (Società italiana di nutrizione umana) Pasquale Strazzullo, uno dei dati più innovativi di questo studio è che il miglioramento della qualità del sonno sia uno dei fattori che mediano l’azione benefica del pesce ai bambini sulle capacità cognitive, soprattutto verbali, in bambini di 9-11 anni. In effetti sembrerebbe che la qualità del sonno e le abilità cognitive dipendano dalla quantità di pesce assunta, raggiungendo i migliori risultati quando questo alimento consumato almeno una volta alla settimana.
Da che età si può dare
Il pesce ai bambini può essere proposto fin dalla prima infanzia 1-2 volte alla settimana proprio per i suoi molteplici effetti benefici alla salute, Prima si propone ai bambini, suggeriscono i nutrizionisti, più è facile che questo alimento venga apprezzato.