Pericolo obesità se si mangia fuori spesso… e male

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 01/08/2017 Aggiornato il 01/08/2017

I più a rischio sono proprio gli adolescenti, più inclini a mangiare alimenti poco sani. Più pasti a casa per ridurre i chili

Pericolo obesità se si mangia fuori spesso… e male

Il pericolo obesità aumenta se si mangia fuori casa. Questo vale per tutti, ma soprattutto per gli adolescenti. È quanto stabilito da alcuni ricercatori dell’Università di Bristol (Regno Unito), presentato durante l’European Congress on Obesity a Porto (Portogallo),  proprio perché gli adolescenti consumano troppi alimenti poco salutari quando sono fuori casa.

Adiposità e Imc più alto

Nei ristoranti, nei fast food e persino a scuola i ragazzi sarebbero più portati a mangiare cibi ipercalorici come patatine fritte e dolci e bevande analcoliche. Il consumo di questi alimenti sarebbe associato, purtroppo, a una maggiore adiposità e all’incremento dell’indice di massa corporea (Imc), esponendoli, di conseguenza, a un maggior pericolo obesità in età adulta.

Analizzato un campione di 884 studenti

A tutti gli studenti dello studio, di età tra i 14 e 16 anni, è stato chiesto di tenere un diario alimentare per riportare non solo ciò che aveva mangiato, ma anche il luogo (scuola, pizzeria, casa  e con chi (genitori, amici, compagni di classe). Inoltre, gli autori della ricerca, hanno anche realizzato interviste “ad personam” per valutare il motivo per cui i ragazzi mangiavano determinati cibi nei diversi ambienti fisici e sociali.

Cibi poco sani più fuori che a casa

Dalla lettura del diario dei giovani partecipanti è emerso che:

  • il consumo dei cibi non sani è maggiore in ristoranti, fast food e caffè piuttosto che a casa (in particolare 2,5 volte superiore);
  • il consumo dei cibi non sani è anche più alto a scuola rispetto che a casa (2 volte superiore).

Fuori casa scelte più “appetitose”

Dall’indagine è anche emerso che gli adolescenti preferiscono mangiare fuori casa piuttosto che a casa per diversi motivi:

  • le opzioni alimentari sono più “appetitose” rispetto a quelle consumate a casa;
  • i pasti consumati nei fast food e nelle pizzerie sono anche un’opportunità per socializzare con gli amici;
  • è diffusa l’idea che il cibo salutare va consumato con i genitori, mentre quello non salutare con gli amici;
  • tendono  a lasciarsi influenzare dalle scelte alimentari dei loro amici per non apparire diversi da loro e per fare parte del gruppo.

Come far scendere l’ago della bilancia

Per limitare il consumo di alimenti poco sani tra gli adolescenti e ridurre il pericolo obesità, gli autori dello studio hanno proposto l’adozione di alcuni provvedimenti diretti, come:

  • ridurre le dimensioni delle porzioni nei ristoranti;
  • diminuire la frequenza con cui i ragazzi si recano fuori casa a mangiare;
  • migliorare il consumo dei pasti consumati a casa, per esempio rendendo la dieta meno ripetitiva e creando un ambiente più rilassante a tavola.

 

 
 
 

Da sapere!

L’indice di massa corporea (Imc) o body mass index (Bmi) è un parametro utilizzato per valutare il peso corporeo. Si ottiene mettendo in relazione il peso (espresso in kg) con l’altezza (espressa in metri al quadrato). Il risultato ottenuto dalla formula IMC= Peso (kg) /altezza2 (m2) permette di classificare il soggetto in: normopeso, sottopeso, sovrappeso, obesità di primo grado o obesità di secondo grado.

 

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