Argomenti trattati
L’obesità nei bambini del nostro Paese è un problema sempre più diffuso. Due piccoli su dieci sono in sovrappeso e uno su dieci è obeso, con una tendenza crescente da Nord a Sud. La fascia d’età più colpita è quella dai 6 anni in su. Questi dati non certo rassicuranti sono stati diffusi dalla dottoressa Lisa Mariotti, nutrizionista pediatrica del dipartimento di Medicina dell’Infanzia e dell’Età Evolutiva Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano e referente della Società Italiana di pediatria preventiva e sociale.
I danni del sovrappeso sulla salute
L’obesità nei bambini non è soltanto una questione estetica, che comunque si accompagna a problemi di tipo psicosociale. Investe anche la sfera della salute. I bambini in sovrappeso – o peggio ancora obesi – in un caso su venti hanno livelli alti di glicemia con una sindrome di prediabete. Quasi un terzo ha livelli alti di colesterolo e trigliceridi, quindi è esposto alla sindrome metabolica che si accompagna a un inizio di formazione di placca aterosclerotica nelle arterie. Sempre il 30 per cento dei bambini obesi subisce danni del fegato, che appare ingrossato a causa delle molecole di grasso accumulate all’interno. È la cosiddetta steatosi epatica non alcolica, una situazione che con il passare degli anni può compromettere gravemente le funzioni dell’organo.
E non è finita. Il 10 per cento dei bambini in sovrappeso ha già problemi di ipertensione arteriosa. Senza contare i danni indiretti, che comprendono complicanze gastrointestinali, respiratorie, ortopediche.
Con gli anni la situazione spesso non migliora
Un altro aspetto che preoccupa è che l’obesità nei bambini solo raramente si risolve con la crescita. Oggi, almeno la metà dei casi dei piccoli in sovrappeso oppure obesi restano tali anche da adulti. I danni alla salute aumentano, perché un adulto obeso o sovrappeso è più a rischio di diabete, infarto, ictus ed è anche più esposto a svariate forme tumorali.
Importante intervenire subito
È quindi essenziale rivedere fin dall’infanzia le abitudini alimentari e di vita che portano al sovrappeso nei bambini. Secondo gli esperti, anzi, è necessario intervenire ancora prima, ossia in gravidanza. Durante l’attesa si deve cercare di mantenere un corretto peso e non fumare. Fino ai sei mesi di vita, poi, il bambino dovrebbe essere allattato al seno, per poi seguire uno svezzamento corretto secondo le indicazioni del pediatra. Fast food, piatti pronti, cibi grassi e ricchi di sale e zuccheri vanno evitati almeno fino all’età della scuola e, in adolescenza, vanno consumati raramente. Ogni giorno va praticata attività fisica: corsa, gioco, bicicletta, camminate, attività strutturate, mentre si deve ridurre al massimo l’uso di smartphone e videogiochi.
La corretta suddivisione dei pasti
I pasti devono essere cinque nell’arco della giornata. La colazione() va sempre consumata con calma e deve contenere tutti i principali nutrienti, quindi carboidrati, pochi grassi, proteine, vitamine e minerali. La cena deve essere completa ma leggera e digeribile. Anche lo spuntino del mattino e la merenda del pomeriggio sono importanti, perché forniscono energia e impediscono di giungere affamati a cena. Anche questi pasti “minori” devono assicurare un giusto apporto di tutti i nutrienti. Ci si può aiutare, come gioco divertente per i bambini, il ‘Nutripiatto‘ elaborato e proposto dalla Sipps. Si tratta di una rappresentazione grafica per evidenziare come strutturare un piatto ideale, con una buona percentuale di verdure, grassi, acqua, carboidrati e proteine. I bambini maggiormente coinvolti saranno anche più responsabili in scelte alimentari corrette.