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A prima vista potrebbe sembrare un controsenso, perché il latte intero contiene una quota maggiore di grassi rispetto a quello parzialmente scremato e ancora di più di quello totalmente scremato. E invece, a sorpresa, uno studio condotto pubblicato sul The American Journal of Clinical Nutrition realizzato da un gruppo di medici del St. Michael’s Hospital di Toronto, non lascia dubbi: il latte intero riduce il rischio di sviluppare condizioni come sovrappeso e obesità infantile del 40% rispetto al consumo di latte scremato.
La ricerca su 21mila bambini e ragazzi
Per giungere ai loro risultati gli studiosi hanno incrociato e analizzato i dati di 28 studi condotti sull’argomento, coinvolgendo in tutto 21mila bambini e ragazzi di età compresa tra 1 e 18 anni. Al termine dell’analisi gli autori hanno constatato che le condizioni effettive del campione preso in considerazione contraddicono in pieno le raccomandazioni di molti pediatri di dare latte scremato ai bambini per prevenire l’accumulo di chili di troppo: dai dati analizzati è infatti emerso che proprio i giovanissimi che sono soliti bere latte intero hanno un rischio ridotto del 40% di sviluppare sovrappeso e obesità, mentre quelli che bevono abitualmente latte scremato sono più esposti al pericolo di ingrassare. La maggior parte di bambini e ragazzi in Nord America consuma quotidianamente latte vaccino, spiegano i ricercatori, e spesso proprio a partire dai 2 anni di età viene raccomandato di consumare latte vaccino a ridotto contenuto di grassi (ovvero con la presenza dello 0,1–2% di grassi) per ridurre il rischio di obesità infantile.
Necessari ulteriori studi
“La ricerca da noi effettuata – scrivono i ricercatori – suggerisce che una maggiore assunzione di grassi all’interno del latte vaccino è associata a una minore adiposità in età infantile. Saranno necessari studi randomizzati per determinare quale tipologia di grasso presente nel latte intero sia in grado, tra tutti, di ridurre al minimo il rischio di accumulare un eccesso di adiposità”.
Fonti / Bibliografia
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- Società Italiana di Pediatria - Separare la cura e l’assistenza del bambino malato dalla Medicina generale dell’adultoDalla nascita e per l’intera vita: la Società Italiana di Pediatria (SIP) è nata nel lontano 1898 proponendo un’innovazione che avrebbe segnato un grande cambiamento nei decenni successivi: separare la cura e l’assistenza del bambino malato dalla Medicina generale dell’adulto. Con i suoi circa 10 mila Soci la SIP rappresenta la casa comune di tutti i pediatri italiani perché vi partecipano pediatri universitari, ospedalieri, di famiglia e di comunità.