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Avere qualche o molti chili in più potrebbe essere colpa non solo della dieta o della pigrizia ma anche dell’ “ordine” di nascita. Uno studio dell’Università di Auckland, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, evidenzia, infatti, come i primogeniti siano maggiormente predisposti a obesità, sovrappeso e diabete.
Utero meno “rodato”
Lo studio ha preso come campione 26 primi figli e 24 secondi nati, di età compresa tra i 40 e i 50 anni, concludendo che i primogeniti avessero maggiore probabilità di soffrire di obesità, diabete o comunque presentassero maggiori difficoltà a smaltire lo zucchero nel sangue. Perché tutto ciò? Pare che il motivo sia da ricercare in un minor “rodaggio” dell’utero materno durante la prima gravidanza, mentre nelle gravidanze successive quest’organo presenta una maggiore acquisizione di meccanismi e capacità fisiologiche.
Prevenzione e più controlli
Da questa ricerca si evince, anche, che durante la prima gravidanza, per esempio, le arterie siano ancora in fase di transizione-maturazione. Si tratta di quelle arterie addette a trasferire il nutrimento alla placenta e, dunque, a influire maggiormente sullo sviluppo del feto. Per questi motivi, i primi nati potrebbero essere (ma questo è ancora da verificare) più predisposti ad attacchi di cuore, ictus o patologie neoplastiche.
L’importanza della ricerca
I risultati raggiunti da questo studio possono essere cruciali per la prevenzione. Ovvero, nell’età in cui solitamente si effettuano più screening (40-50 anni) potrebbe essere consigliabile agire con controlli più marcati e frequenti proprio riguardo al livello glicemico o alla salute di cuore e arterie. Allo stesso modo, sempre in questa fascia di età critica, potrebbe essere fondamentale controllare il peso corporeo per prevenire obesità e diabete.
Misure per tutti e per i primi nati…di più
Peso e glicemia sono due fattori scatenanti un folto numero di patologie, dalle più “blande” alle più gravi come le neoplasie o le insufficienze cardiache. Tenerli sotto controllo è dovere di tutti: primi, secondi o terzi nati. Diciamo che, alla luce di queste ricerche, per i primogeniti la prevenzione di diabete e obesità pare ancora più urgente e importante.