La frutta è uno spuntino adatto ai bimbi che tendono a mangiare molto: il piccolo dovendo masticare si sazia di più. È bene invece non esagerare con i succhi di frutta perché il loro apporto vitaminico è ridotto e sono ricchi di zuccheri semplici. Se il bimbo non ha problemi di peso il succo è però una comoda merenda che può essere consumata anche all’aperto. ideale se… … c’è molto caldo e l’organismo ha quindi bisogno di reintegrare i liquidi e i minerali persi con il sudore. Se, invece, la merenda a base di gelato diventa un’abitudine è meglio preferire i sorbetti alla frutta. Sono privi di latte e hanno quindi un minore valore nutritivo. Ecco i consigli per una sana merenda anche in vacanza.
Il decalogo da seguire
– Mai saltare la merenda: anche in vacanza è fondamentale distribuire l’alimentazione quotidiana in 5 pasti: colazione, spuntino di metà mattino, pranzo, merenda e cena.
– Nei lunghi viaggi in auto, optate per soste frequenti, almeno ogni 2 ore, per consentire ai bambini di bere e riposarsi. Per gli spuntini meglio prediligere cibi solidi come una merendina semplice, un piccolo panino, un pacchetto di cracker, biscotti o fette biscottate e, per chi soffre di mal d’auto, evitare di dare liquidi durante il viaggio.
– Per viaggi in aereo all’estero, soprattutto se molto lunghi, attenzione a non eccedere nel numero di pasti (soprattutto quando c’è il cambio di fuso orario). In caso di viaggi via mare, se il bambino soffre il mal di mare, può essere utile mangiare prima di imbarcarsi piccoli spuntini “solidi” come un biscotto o una fetta biscottata.
– In spiaggia la parola d’ordine è “leggerezza”. A metà mattina, sì a frutta di stagione che è leggera, dissetante, contiene acqua, minerali e vitamine, fondamentali per reintegrare i liquidi persi, correndo sotto il sole. Inoltre non appesantisce e consente di tornare presto a giocare in acqua. A metà pomeriggio, sì a merendine confezionate semplici, gelato, frullati a base di latte e frutta, yogurt o il classico “pane e pomodoro”.
– Al mare evitate cibi venduti dagli ambulanti, panini imbottiti con condimenti grassi, cibi fritti, dolci con creme artigianali già pronti nei chioschetti bar (non potendo sapere come sono stati preparati e con quali ingredienti), ghiaccio e acqua non imbottigliata o ben sigillata.
– Se con il caldo eccessivo alcuni bambini perdono appetito non vanno forzati: molto spesso sanno regolarsi meglio degli adulti e recupereranno nel pasto successivo, senza proporgli tante alternative diverse.
– In montagna non dimenticate nello zaino una borraccia con dell’acqua fresca, perché maggiore è l’altitudine, maggiore è il rischio di disidratazione, e qualcosa di dolce (una merendina, dei biscotti, del cioccolato), per reintegrare velocemente l’energia consumata durante lo sforzo.
– In crociera o in un villaggio attenzione ai buffet illimitati: anche se si è in vacanza i bambini non sono autorizzati a mangiare in continuazione, ma è importante che rispettino la distribuzione regolare dei pasti nell’arco della giornata. Il rischio da evitare è assumere alimenti troppo grassi, con un apporto calorico eccessivo e prendere abitudini scorrette da cui è poi difficile liberarsi una volta rientrati a casa.
– Per combattere la disidratazione, sempre in agguato nei bambini che presi dai loro giochi dimenticano persino di bere, è importante che i bambini abbiano sempre delle bevande fresche disponibili. Evitate quelle troppo fredde, dolci o gassate, prediligendo acqua, tè poco zuccherato, succhi di frutta diluiti, frullati o latte.
– Fino agli 8-9 anni meglio non sperimentare spuntini “etnici”, spesso troppo speziati o piccanti.