A lamentarsi sono soprattutto gli adulti. Eppure fra le vittime della crisi economica ci sono anche e soprattutto i bambini. È quanto sostiene Alessandro Ballestrazzi, presidente della Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp). Da due indagini parallele condotte recentemente su 600 pediatri di famiglia e 1.000 genitori di tutta Italia, è emerso che l’80% dei genitori di bambini fra 0 e 14 anni ha difficoltà a garantire cure sanitarie e assistenziali adeguate ai propri figli, limitandole allo stretto necessario. E non solo.
Si risparmia sul cibo
Secondo i pediatri, il 60% dei genitori anticipa lo svezzamento per risparmiare e circa il 35% non può permettersi il “baby food”, cibi espressamente studiati per i bambini. Nel 55% dei casi il latte artificiale è scelto solo in base al prezzo e non seguendo il consiglio del pediatra. Il presidente della Fimp conferma quanto emerso dalle due ricerche. Secondo Balestrazzi, molte famiglie, messe in difficoltà dalla crisi economica, cercano di risparmiare scegliendo prodotti alimentari più scadenti e proponendo ai bambini gli stessi cibi degli adulti. Si tratta di un errore. Infatti, i piccoli hanno bisogno di cibi di qualità considerando che si trovano nella fase della crescita. A questo proposito, occorre sapere che i prodotti studiati per l’infanzia sono altamente sicuri, perché sottoposti a rigidi controlli, e perfettamente equilibrati, perché appositamente realizzati per soddisfare le esigenze nutrizionali dei bambini. Il dottor Alessandro Ballestrazzi conclude che la crisi economica causa anche un impoverimento culturale. Infatti, le famiglie vanno meno al cinema e questo ha ripercussioni anche sui bambini.