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Tra i fattori di rischio che causerebbero ipertensione arteriosa e, di conseguenza, patologie cardiovascolari, si aggiungerebbe anche lo zucchero, ma non tutto, solo un suo componente: il fruttosio. A dichiararlo, sulla base di alcuni studi, è Simonetta Genovesi della Clinica Nefrologica dell’Università di Milano – Bicocca (Ospedale San Gerardo di Monza).
Dove si trova il fruttosio
Il fruttosio che dobbiamo “temere” non sarebbe, però, quello della frutta, il cui contenuto “è assolutamente trascurabile”, ma quello contenuto in:
- zucchero comune o saccarosio. Il fruttosio costituisce, infatti, il 50% dello zucchero comune o saccarosio, il rimanente 50% è il glucosio,
- sciroppi di fruttosio solitamente utilizzati dall’industria dolciaria, in cui il fruttosio è presente al 60%,
- dolcificanti a base di fruttosio.
Sotto accusa
Il fruttosio sarebbe il fattore scatenante dell’ipertensione arteriosa perché contiene acido urico. E, come spiega la professoressa Genovesi, “numerosi studi hanno dimostrato che esiste un’associazione tra i livelli di acido urico e ipertensione” tanto che “sempre maggiori evidenze suggeriscono che l’acido urico debba venir considerato un marker di rischio cardiovascolare nell’adulto”.
A rischio anche i bambini
Per quanto riguarda l’alimentazione dei bambini , la professoressa Genovesi afferma che i cibi cui è stato aggiunto il fruttosio sono una delle principali fonti di acido urico nei bambini e negli adolescenti. E, come dimostrano alcuni esperimenti americani pubblicati su Hipertension (2012), “nei bambini e negli adolescenti la presenza di ipertensione è associata a più alti livelli di acido urico”. Dati confermati anche sulla popolazione infantile italiana da una ricerca condotta dalla stessa Genovesi e pubblicata sulla rivista scientifica Pediatrics.
Attenzione alla “fame” di zucchero
Secondo la Genovesi la “voglia” di zucchero si collegherebbe a quella di sale. I bambini, infatti, che bevono di più perché mangiano alimenti molto salati sono gli stessi che preferiscono le bevande gassate e zuccherine (spesso contenenti sciroppi di fruttosio) all’acqua. L’associazione di sale e zucchero, di conseguenza, andrebbe ad amplificare i danni alla salute, in particolar modo provocando l’aumento della pressione sanguigna, azione tipica del sale.