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I genitori sono abbastanza informati su quella da farmaci, su quella da sostanze chimiche, perfino su quella da piante pericolose. Conoscono poco o affatto, invece, l’intossicazione da energy drink. Eppure si tratta di un problema sempre più frequente. La conferma arriva da uno studio presentato in occasione dell’ultimo convegno dell’American Heart Association.
I dati americani
Secondo la ricerca americana, negli ultimi quattro anni quella dell’intossicazione da energy drink è diventata una vera e propria emergenza dell’età infantile. Infatti, dal 2010 al 2013 il numero di bambini, in particolare di quelli con età inferiore ai sei anni, colpito dal problema è aumentato in maniera vertiginosa. Per dare un’idea più precisa della diffusione del fenomeno, gli esperti hanno spiegato che nei tre anni presi in considerazione dallo studio, si sono registrate più di 5.000 telefonate ai centri antiveleno: in quattro casi su dieci il motivo della chiamata è stato un incidente accorso a un bimbo a causa dell’ingestione di queste bevande. Complessivamente, dunque, sono stati circa 2.000 i piccoli alle prese con gli effetti collaterali di tali bevande. A questi si devono aggiungere quelli che sono stati portati direttamente al Pronto soccorso e quelli curati dal proprio medico. In realtà, perciò, la situazione sarebbe ben più grave di quanto sembra in apparenza.
Non sono nocivi a priori
Ma gli energy drink sono davvero così pericolosi? In realtà, non lo sono a priori e non in tutti i casi. Si tratta di beveroni in grado di aumentare moltissimo la vitalità e la resistenza. Per questo possono tornare utili, purché consumati con moderazione e buon senso, in periodi molto intensi o negli sportivi. Tuttavia, nascondono effetti collaterali. Gli studiosi, infatti, hanno spiegato che possono contenere sostanze insidiose, come la taurina e la caffeina che, se assunte in dosi eccessive, possono provocare disturbi come tachicardia, agitazione, ansia, problemi digestivi, addirittura convulsioni.
Nei bambini, pericolose anche basse dosi
Ovviamente, l’organismo dei bambini rischia questi effetti con dosi molto più basse. Ecco perché i bimbi sono così soggetti al rischio intossicazione: specialmente se molto piccoli, possono correre dei pericoli anche bevendo pochi sorsi della bevanda. È per questa ragione che gli esperti invitano i genitori a non permettere ai loro figli di consumare tali prodotti, indipendentemente dall’età.