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Il 25% dei bambini italiani è in sovrappeso e 1 su 10 è obeso: sono questi i dati allarmanti emersi nell’indagine “L’obesità infantile: un problema rilevante e di sanità pubblica”, a cura dell’Osservatorio del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università Milano Bicocca, che raccoglie le principali ricerche nazionali e internazionali in materia di alimentazione. I risultati sono stati presentati durante il lancio della campagna “Mangia bene, cresci ben” promossa dal Moige, con il patrocinio della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) e Amiot, l’associazione medica italiana di omotossicologia.
L’Italia è tra i Paesi europei più a rischio
Le indicazioni emerse dalla prima rilevazione del WHO COSI Program evidenziano che i bambini italiani più soggetti a disturbi alimentari hanno tra gli 8 e 9 anni. La Regione più colpita dal problema sembra essere la Campania, dove, tra i bambini di terza elementare, uno su 2 è obeso. Le percentuali poi variano tra l’8,2% del Nord al 9,3% del Centro, fino al 15,2% del Sud. Stando ai dati, l’Italia si conferma uno dei Paesi europei più colpiti dal fenomeno dell’obesità infantile: nel nostro Paese, infatti, la prevalenza di sovrappeso in età pediatrica supera di circa 3 punti percentuali a media Europea, con un tasso di crescita/annua dello 0,5-1 per cento, pari a quello degli Stati Uniti.
Manca una sana alimentazione
La colpa del sovrappeso infantile? Anche dei genitori, visto che il 50% non conosce i corretti stili di vita a tavola. Un giovanissimo su tre mangia quotidianamente snack e il 25% consuma bibite zuccherate o gassate. Secondo Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige, occorre fornire un’alternativa ai ragazzi per contrastare la sedentarietà, lo sport per esempio, ma anche gli strumenti per conoscere e condividere le scelte sane.
Un progetto per le scuole
Fino al mese di maggio il progetto “Mangia bene, cresci bene” attraverserà il Paese per informare bambini e genitori sui corretti stili di vita. Al progetto prenderanno parte 379 scuole, tra medie e elementari, per un totale di 40 mila studenti e 75mila genitori coinvolti. In ogni istituto, i docenti e i medici Amiot terranno incontri formativi sulla sana alimentazione e distribuiranno kit didattici a ragazzini e genitori. Per gli studenti anche un concorso a premi: le illustrazioni più significative saranno affisse nelle farmacie e gli studi medici aderenti e daranno vita a un calendario info-educativo dell’iniziativa, distribuito nelle scuole che hanno partecipato.