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La frutta per i bambini è fondamentale perché, grazie al contenuto di acqua (80-90 per cento) e sali minerali, favorisce l’idratazione dell’organismo. Inoltre, perché contiene fibre, sostanze che non apportano energia ma sono importanti per il buon funzionamento di organi e tessuti. In particolare, le fibre della frutta, di tipo solubile, aiutano ad ammorbidire le feci facilitandone l’espulsione, dunque il transito intestinale.
Vitamine
La frutta per i bambini è importante anche perché è ricca di vitamine. In particolare, negli agrumi, nei kiwi, nelle fragole e nei frutti di bosco si trova la vitamina C: rinforza il sistema di difesa naturale dell’organismo e serve per la protezione delle membrane cellulari, per la cicatrizzazione delle ferite e l’assorbimento del ferro. In albicocche, cachi, pesche e melone si trova invece il betacarotene, precursore della vitamina A. Il betacarotene, che l’organismo trasforma appunto in vitamina A, è un antiossidante ed è fondamentale per il benessere della pelle, degli occhi e delle mucose (tessuti di rivestimento interno).
Sali minerali
La frutta per i bambini è essenziale inoltre perché contiene sali minerali. Le banane, i kiwi e le albicocche sono un’ottima miniera di potassio, necessario poiché regola l’equilibrio idrosalino (tra sali e liquidi) e aiuta il funzionamento di nervi e muscoli. Questo minerale è ancora più importante nel piccolo perché il suo ricambio idrosalino è molto delicato.
Il calendario da seguire
Prima di dare la frutta al bebè è importante consultare prima il pediatra. In linea generale, il calendario
è però così suddiviso. Da 4-6 mesi si possono dare mela, banana, pera e prugna per il loro sapore dolce e delicato e l’alta digeribilità.
Da 10 mesi, pesca, pesca noce e albicocca. Sotto forma di omogeneizzato, però questi frutti possono essere dati già verso i 6 mesi perché più digeribili. Da 12 mesi si possono proporre agrumi e kiwi: possono determinare allergia nei piccoli predisposti e quindi devono essere introdotti più tardi nell’alimentazione del piccolo.
Dopo i 2 anni
Si possono introdurre tutti gli altri tipi di frutta, che non devono essere proposti prima perché altamente allergizzanti se il piccolo è predisposto, come fragole, ciliegie, uva, frutta secca. Da quest’età si può offrire al piccolo anche la frutta con la buccia, che è la parte più ricca di fibre.