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Un problema frequente per i genitori è capire quanto deve mangiare il proprio bambino. Un sondaggio Nestlé evidenzia che ben il 31% di mamme e papà italiani è convinto che per crescere bene il bambino debba mangiare come un adulto e il 28% tende a preparare per i figli porzioni uguali alle proprie. Questa mancata consapevolezza può essere tra le cause di obesità infantile in Italia.
Il Nutripiatto
I Paesi dell’Europa meridionale, infatti, vantano oggi il triste primato del più alto tasso di obesità infantile: i dati dell’Oms confermano che, in Italia, i bambini obesi o in sovrappeso sono il 42% dei maschi e il 38% delle femmine. Tuttavia gli studi registrano un trend di miglioramento. Ma non basta. Per questo è stato messo a punto un innovativo strumento, chiamato Nutripiatto, per aiutare i genitori a valutare correttamente le porzioni, basandosi sulla grandezza di palmo, pugno o lunghezza delle dita del bambino. Uno strumento di educazione nutrizionale rivolto ai bambini dai 4 ai 12 anni per creare consapevolezza negli adulti di domani e coinvolgere tutta la famiglia nella preparazione dei pasti.
Perché funziona
Attraverso Nutripiatto, sviluppato con la supervisione scientifica dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, i più piccoli diventano protagonisti della cucina. E uno studio del Nestlé Research Center ha dimostrato che quando i bambini vengono coinvolti attivamente nella preparazione dei pasti assumono una maggiore quantità di verdure e mangiano in maniera più equilibrata. Ciò si traduce in una minore incidenza di obesità infantile.
Fino al 2020
Il progetto prevede un kit composto da un piatto “intelligente” con indicazione delle porzioni corrette e una guida con idee e consigli per soddisfare i fabbisogni nutrizionali dei bambini nelle varie fasce di età. L’obiettivo iniziale è distribuire 500.000 kit entro il 2020.