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Carni lavorate, alcol e anche sovrappeso sarebbero fattori che aumentano il rischio di tumore allo stomaco. A sostenerlo è un rapporto dell’American Institute for Cancer Research e World Cancer Research Fund, risultato di un’analisi di 89 studi, con dati su 17,5 milioni di adulti tra cui 77 mila con un cancro allo stomaco.
Attenzione ai fattori di rischio
Avrebbe più probabilità di avere un tumore allo stomaco chi assume ogni giorno:
- 3 porzioni di alcol;
- 50 grammi di carni lavorate o cibi conservati con il sale.
Il tutto sarebbe aggravato anche da eventuali condizioni di sovrappeso o obesità; il rischio, infatti, crescerebbe del 23%, ogni cinque unità di indice di massa corporea. Secondo i ricercatori, anche consumare carne e pesce grigliati potrebbe contribuire al rischio, mentre il consumo di frutta, in particolare agrumi, potrebbe prevenirlo.
Come prevenire la malattia
- Limitare il consumo di alcol: massimo due drink al giorno per gli uomini e uno per le donne;
- avere una dieta a base di frutta e verdura;
- evitare le carni lavorate;
- mantenersi normopeso.
Ira degli allevatori
Quest’ultimo rapporto riconfermerebbe quanto dichiarato lo scorso ottobre dall’Oms e dallo Iarc, l’agenzia per la ricerca sul cancro, che avevano inserito le carni lavorate nel gruppo 1 delle sostanze cancerogene in relazione al tumore del colon-retto, prevedendo, invece, per le carni rosse lo status di “probabilmente cancerogene”. Dichiarazioni che, naturalmente, hanno suscitato l’ira degli allevatori della UE, che hanno lanciato una campagna per difendere le carni lavorate e la carne in genere, ribadendo che questo alimento è un’ottima fonte di proteine e di ferro. Già a ottobre gli agricoltori avevano respinto le accuse minacciando querele e, dopo queste ultime affermazioni, hanno presentato a Bruxelles un’iniziativa a favore della carne.
La campagna pro carne
In particolare la campagna prevede:
- porte aperte nelle aziende;
- ricette facili e veloci;
- dimostrazioni culinarie degli chef;
- video, dibattiti sui social media, dépliant e concorsi fotografici.
Il presidente del Copa (associazione degli agricoltori europei) Martin Merrild ha inoltre dichiarato che “i benefici nutrizionali del consumo di carni bovine, vitello, agnello, pollame, coniglio, ovine, suine e di uova, sono chia,ri perché forniscono ai consumatori un eccellente apporto di proteine nella propria dieta. L’allevamento è inoltre cruciale per l’economia delle zone rurali in cui spesso non vi sono alternative nutrizionali”.