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I pediatri della Sipps, Società italiana di pediatria preventiva e sociale raccomandano di non fare errori nell’alimentazione dei bambini per non avere conseguenze sulla salute futura, come sovrappeso e obesità infantile. “Una sana alimentazione dei bambini – spiega Elvira Verduci, pediatra ricercatrice della clinica pediatrica ospedale San Paolo di Milano e componente Sipps – significa prima di tutto fare attenzione alla qualità e quantità degli alimenti assunti, che devono essere commisurate al fabbisogno per età e sesso. Anche la combinazione e la cottura dei cibi hanno la loro importanza: preferire la cottura al vapore e limitare le fritture. Nell’alimentazione dei bambini non devono mai mancare pane e pasta, meglio se integrali, frutta e verdura, legumi, pesce e carne. Va limitato, invece, il consumo di zuccheri ad alto indice glicemico, come dolci, riso bianco, succhi di frutta, bevande zuccherate. Sono da evitare merendine confezionate nutrizionalmente non corrette, snack salati e patatine fritte”.
Allattare il più possibile
Alle neomamme i pediatri consigliano di proseguire il più possibile l’allattamento al seno. L’allattamento materno, infatti, riduce il rischio di obesità in età scolare del 16-18%, rispetto all’alimentazione artificiale. In mancanza di latte materno, bisogna ricorrere a latte formulato ad apporto proteico ridotto e introdurre il latte vaccino dopo l’anno di età, o ancora meglio dopo il secondo anno di vita.
Che cosa e come cucinare dopo lo svezzamento
Consumare più verdura, frutta, legumi.
Ridurre l’apporto di grassi e proteine di origine animale: in particolare limitare il consumo di formaggio, carne, salumi.
Aumentare il consumo di pesce, anche surgelato, e l’apporto di cereali, anche integrali (fibre e zuccheri a basso indice glicemico).
Cucinare la pasta cotta al dente.
Limitare gli zuccheri ad elevato indice glicemico (riso, dolci, succhi di frutta, frullati): la loro assunzione, infatti, non dà sazietà e provoca un brusco innalzamento della glicemia e un aumento dell’insulina nell’organismo (quando viene secreta un’eccessiva quantità di insulina, la glicemia si abbassa troppo e il cervello invia all’organismo gli stimoli della fame).