A breve (probabilmente a settembre) il ministero della Salute, in collaborazione con alcuni pediatri, pubblicherà le Linee Guida per l’alimentazione dei bambini nei primi 1.000 giorni di vita per aiutare le mamme ad alimentare i loro bambini. Pensiero unanime di tutti i pediatri, Giovanni Corsello in primis, presidente della Società italiana di pediatra, è che il modo di alimentarsi nei primi due anni di vita ha una fortissima incidenza per la salute e lo stile di vita futuri dell’adulto, oltre naturalmente a garantire il benessere del bambino.
8 regole basilari
Lo svezzamento deve essere supervisionato sempre da un pediatra, che deve identificare le esigenze nutrizionali specifiche nutrizionali del bebè. Insomma la famiglia non deve essere lasciata da sola in una fase così delicata, ma accompagnata da uno specialista come il pediatra.
LATTE
Per tutto il primo anno di vita del bambino, anche durante lo svezzamento, il latte materno (o quello in polvere se questo non c’è). non deve essere mai abbandonato. Solamente dopo i 12 mesi il latte materno potrà essere sostituito con quello vaccino, facendo comunque attenzione a non esagerare perché si tratta di un alimento molto proteico, fattore di rischio per obesità e sovrappeso. No a proteine, zuccheri e succhi di frutta! Il latte materno garantisce le esigenze nutrizionali anche dopo il primo anno.
PROTEINE.
Essenziali per la crescita del bambino, l’importante è assumerle nelle giuste dosi e ad alto valore biologico come quelle di origine animale (uova, prodotti lattiero caseari, carne e pesce), ma anche di origine vegetale come quelle dei legumi.
SPUNTINI
Sono importanti per educare il bambino a una migliore distribuzione dell’energia e dei nutrienti durante la giornata, ed evitare i fuori pasto. La colazione, in particolare, deve assicurare il 25-30% del fabbisogno calorico giornaliero.
SICUREZZA
Attenzione alla sicurezza dei prodotti, soprattutto a quelli da strada, in quanto hanno un contenuto di pesticidi, ormoni, fitofarmaci, ogm, contaminanti sicuramente più alti di quelli applicati ai prodotti per l’infanzia, essendo destinati alla popolazione adulta.
ZUCCHERI.
Assunti solo attraverso i cereali e non attraverso i cibi industriali come le merendine.
SALE.
Si riconferma la raccomandazione inserirlo nella dieta del bambino solo dopo il primo anno di vita e comunque sempre con moderazione.
BABY FOOD
Preferire sempre gli alimenti della prima infanzia perché sono “normati” da una legislazione più restrittiva sia dal punto di vista nutrizionale che della sicurezza.