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Nell’alimentazione dei bambini, le regole non cambiano con le stagioni. L’estate, però, è un periodo a rischio: si rischia di mangiare “male “e saltare “i cibi giusti”, per fare poi il pieno di quelli “sbagliati”, come le bevande zuccherate. Per ridurre gli squilibri nutrizionali tipici delle vacanze estive, il professor Gian Vincenzo Zuccotti, direttore della Clinica pediatrica dell’ospedale Sacco di Milano e membro del Comitato Scientifico per Expo 2015 – ha presentato un “pacchetto di buone regole alimentari” per aiutare i genitori a vivere con serenità le vacanze e l’alimentazione dei bambini.
Vacanze nemiche della buona dieta
Secondo lo studio Nutrintake, condotto dal professor Zuccotti sulle abitudini alimentari dei bambini italiani dai 6 ai 36 mesi, “il periodo delle vacanze è tradizionalmente quello in cui si verificano le maggiori trasgressioni alimentari. Con il rischio obesità. Orari sfasati rispetto al solito, meno attenzione alle regole alimentari e alle indicazioni dei pediatri portano spesso i genitori a commettere errori a tavola”.
Troppo zucchero nei piatti dei piccoli
Ma qual è l’errore più comune nell’alimentazione dei bambini in estate? Spiega sempre Zuccotti: “Uno dei principali è l’eccesso di zucchero nei piatti dei più piccoli: la quasi totalità dei bambini già prima dell’anno di età ne consuma il limite massimo raccomandato nella dieta quotidiana e dopo il primo anno di vita, tutti i bambini ne assumono in eccesso rispetto alle raccomandazioni. Gli zuccheri sono fondamentali per la crescita e il sostentamento quotidiano, ma è sbagliato eccedere e non è necessario aggiungerli soprattutto agli alimenti che li contengono già naturalmente. Dare al bambino alimenti ricchi di zucchero, non lo aiuta a impostare buone abitudini alimentari e può contribuire al rischio di sviluppare carie dentaria, obesità e patologie associate”.
Le 5 regole anti-obesità
1. Mai saltare la prima colazione.
È noto che la colazione è il pasto più importante della giornata. D’estate però, accade che i bambini, se non allattati al seno, non abbiano voglia di bere bevande calde e che rifiutino il latte. Il consiglio è allora: aspettare e non saltare! Anche in vacanza, se il latte materno manca, evitare di introdurre il latte vaccino prima del 12° mese, meglio sarebbe dopo il secondo anno, perché è troppo ricco di proteine e povero di ferro.
2. Merenda sana ed equilibrata.
Il maggior movimento, i giochi all’aria aperta e il maggiore sforzo fisico dei bambini durante l’estate comportano un aumentato consumo di calorie che non deve creare allarmismi nei genitori. I bambini non necessitano di “ricostituenti” o di essere “rifocillati” con alimenti iperzuccherati e ipercalorici. Non si deve saltare la merenda perché rientra nei 5 pasti giornalieri consigliati, ma deve essere bilanciata, digeribile e non sostanziosa. Patatine, gelati o merendine troppo zuccherate, se assunti con frequenza, tendono a sbilanciare l’equilibrio nutrizionale e deviare le preferenze alimentari del bambino. Sì invece a yogurt, frullati di frutta, frutta fresca con fette biscottate.
3. Reintegrare i liquidi, non con bevande gassate e zuccherate.
Con le alte temperature estive, il corpo perde molti liquidi e sali minerali e, per ritrovare un equilibrio fisiologico, brucia meno calorie, avendo spesso come conseguenza il rifiuto del cibo e la perdita di peso. Questo fenomeno preoccupa i genitori, i quali a volte commettono l’errore di proporre ai propri figli bevande gassate e zuccherate, pensando che possano rifornire il corpo di sali minerali, zuccheri e vitamine. Questa pratica scorretta comporta, se ripetuta nel tempo, una progressiva abitudine a un gusto sempre più dolce, impostando un’abitudine alimentare poco salutare e tra le più pericolose per il rischio di sviluppare sovrappeso e obesità.
4. Far conoscere la frutta, ma senza aggiungere lo zucchero.
L’estate è il momento migliore per far conoscere ai più piccoli la frutta. Bisogna far scoprire il suo sapore naturale senza aggiungere lo zucchero. La frutta è un alimento naturalmente dolce, che fornisce un complesso di zuccheri, ma che porta con se anche altre importanti sostanze come fibre, vitamine, sali minerali con un valore nutritivo ben superiore a quello fornito dal solo fruttosio in essa contenuto. Quindi scegliere alimenti senza zucchero aggiunto e non aggiungerlo (per esempio alla macedonia).
5. Cena e pranzo fuori casa.
Essere in vacanza porta spesso a consumare cibo fuori casa, inducendo di frequente i genitori a fare uno strappo alla regola, spingendo i bambini a mangiare le loro stesse pietanze. Uno degli errori più comuni è infatti quello di considerare il bambino come un “piccolo adulto”, senza pensare che ha esigenze specifiche e che è più sensibile di un adulto ai contaminanti ambientali. In pochi sanno infatti che gli alimenti “da adulti” orientano il suo gusto verso un’alimentazione non corretta, spesso troppo dolce o salata, o troppo proteica.