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Mangiare in famiglia, mangiare più sano! È la conclusione cui sono giunti alcuni ricercatori dell’Università di Guelph del Canada a seguito di uno studio sulle abitudini alimentari pubblicato sulla rivista scientifica Journal of the American Medical Association. Secondo questa ricerca, pranzare e cenare con genitori, fratelli e sorelle favorisce una dieta più corretta e salutare per tutti, anche per i figli, perché aumenta il consumo di frutta e verdura, riducendo quello del cibo “spazzatura” (junk food).
Coinvolti 2.700 giovani
È questo il campione analizzato, che viveva negli Stati Uniti in famiglia con i genitori, attraverso un questionario che indagava sulle abitudini alimentari. Veniva per esempio chiesto quanto spesso si mettevano a tavola con i genitori e quale era il consumo di frutta, verdura, bevande gassate, cibo da asporto e fast food. Tramite un questionario è stata poi valutata anche la “funzionalità familiare”, cioè il grado di armonia all’interno della famiglia, il tipo di comunicazione tra i membri della famiglia, i loro legami e il coinvolgimento affettivo, il modo in cui la famiglia cercava di risolvere i problemi e il controllo dei comportamenti, per valutare quanto tutto ciò potesse influenzare le abitudini alimentari.
Più frutta e verdura e meno junk food
Dall’analisi dei risultati era emerso che quando in famiglia c’è l’abitudine di mettersi insieme a tavola, gli adolescenti mangiano più frutta e verdura e c meno cibo da fast food o da asporto; i maschi, in particolare, assumono meno bevande gassate. Mangiare tutti insieme in famiglia, anche solo una volta al giorno, è inoltre risultato importante anche perché è un momento di dialogo e di condivisione. Infine, conclude Kathryn Walton, fra gli autori della ricerca, “si possono rinsaldare i legami familiari e definire delle abitudini alimentari salutari”.