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Per i bambini e i ragazzini colpiti da malattie respiratorie croniche complesse è nato il primo ambulatorio di agopuntura italiano presso il reparto di pneumologia dell’ospedale Regina Margherita della Città della salute e della scienza di Torino, diretto dalla dottoressa Elisabetta Bignamini. Il servizio è rivolto a tutti i bambini e adolescenti.
Bastano 8 sedute
I medici dell’ambulatorio di agopuntura sfruttano per i piccoli pazienti tutte le proprietà dell’agopuntura. In particolare, il pneumologo dell’ambulatorio, diplomato al Centro studi di terapie naturali e fisiche di Torino su indicazione specialistica pneumologica, in accordo e a complemento del trattamento di riabilitazione fisioterapica respiratoria, sfrutta le proprietà dell’agopuntura come quella antinfiammatoria, miorilassante, trofica e antidolorifica sui tessuti, trattando soprattutto algie muscolari e contratture del collo e del dorso secondarie alla tosse, alla tachipnea (aumento della frequenza respiratoria) e alla dispnea dei ragazzi con malattie respiratorie croniche e insufficienza respiratoria. Un ciclo di terapia è composto da 8 sedute, della durata di circa 20 minuti ciascuna.
Una novità assoluta
In letteratura internazionale sono già validati gli effetti benecifi dell’agopuntura sulla terapia del dolore, nel controllo della nausea e vomito post operatorio e indotto da chemioterapici, come coadiuvante nelle forme allergiche respiratorie. In campo pneumologico, invece, l’agopuntura è una novità assoluta. In età pediatrica, semmai, il problema principale è legato al superamento della “paura dell’ago”.
Validata anche dall’Unesco
L’agopuntura, arte terapeutica millenaria della medicina cinese, in uso da 25 secoli per curare senza farmaci, è stata inserita alcuni anni fa dall’Unesco nella lista rappresentativa del patrimonio culturale dell’umanità, insieme alla meno nota moxibustione, tecnica che stimola i punti di agopuntura con il calore anziché con gli aghi.