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Portare i figli a fare sport costa. Così, di fronte alla crisi e alla necessità di tagliare le spese, salta l’appuntamento con la piscina o il campo di calcetto. Secondo una ricerca condotta da Save the children, 1 bambino su 4 non fa sport nel tempo libero, nel 28% dei casi per difficoltà economiche della famiglia. Nel 2012 erano il 13%. Anche i genitori rinunciano all’attività fisica per risparmiare: il 44% non fa nulla nel tempo libero.
Poca voglia e spazi inadeguati
Secondo il 35% dei genitori intervistati, è la scarsa voglia di bambini e ragazzi a disincentivare le iscrizioni, mentre per il 28% la responsabilità è del costo eccessivo delle strutture e per il 13% degli orari incompatibili con quelli degli adulti. Sul fronte dei ragazzi, invece, colpisce la scarsa rilevanza attribuita allo sport, che sembra non destare molto interesse. A scuola, il 9% dei minori non fa attività fisica, nella maggioranza dei casi perché manca lo spazio attrezzato.
L’auto non conosce crisi
In compenso, la crisi non ha scalfito il grande utilizzo dell’automobile, anche per brevi tragitti: in media 4 minori su 10 vanno a scuola su quattro ruote. Solo il 24% va a piedi e appena il 9% usa la bici. Gli adolescenti, più autonomi nello spostamento e non ancora “motorizzati”, impiegano per lo più i mezzi pubblici, mentre l’uso della bicicletta è limitato al 12%.
Quanto incide la tv?
A incentivare alcune abitudini sedentarie c’è la tv: quasi la metà di chi la vede, la tiene accesa per 1-3 ore al giorno. Aumenta il tempo dedicato ai videogame: dell’85% che vi gioca, il 57% lo fa mediamente per un tempo compreso fra 1 e le 3 ore. Internet è legato all’età: lo utilizza il 100% degli over 14 anni. In generale i minori italiani stanno moltissimo al chiuso: il 73% passa a casa propria o di amici il proprio tempo libero, a fronte di un 27% che lo trascorre all’aperto con gli amici.