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Gli esperti della Curtin University in Australia hanno messo in guardia sui possibili problemi muscolo-scheletrici nei quali potrebbero incorrere i bambini che trascorrono troppo tempo ogni giorno utilizzando i dispositivi elettronici.
La nuova baby-sitter elettronica
Stephanie Cassidy, ergonoma e terapista occupazionale, ha spiegato che i bambini dovrebbero passare al massimo mezz’ora al giorno in una posizione fissa, quella tipica di chi “naviga” sui tablet. La ricerca condotta dalla Curtin University su un campione di 159 bambini di età compresa fra i due e i cinque anni ha evidenziato l’inquietante trend delle famiglie di ricorrere all’elettronica quale “baby-sitter” per tenere i bambini calmi e tranquilli per lunghi periodi (confessa di farlo il 40% dei genitori). Ben un quarto dei piccoli intervistati ha detto di avere il permesso di guardare la tv per oltre un’ora di fila durante la settimana, che diventa poi un’ora e mezza nel weekend, mentre il 60% ha ammesso che può restare incollato al tablet o al cellulare per più di un’ora intera al giorno durante la settimana e quasi il 10% di superare abbondantemente il limite orario nei fine settimana. Senza considerare che ormai molte scuole utilizzano tablet al posto di quaderni e matite (il 70% solo nel Regno Unito).
Attenzione all’overdose digitale
Per gli esperti australiani i comportamenti posturali sbagliati assunti sin dai primi anni di vita e legati a un uso prolungato dei dispositivi elettronici possono realmente portare all’insorgere di problemi e dolori cronici al collo e alla schiena in età più avanzata. Secondo diversi pediatri un bambino esposto a un’overdose digitale corre anche altri rischi: diminuisce l’attenzione, diventa più irritabile e nervoso perché spesso i giochi sono violenti. Può avere convulsioni, disturbi del pensiero, dell’applicazione a scuola e anche una riduzione della capacità di ideazione dal momento che, lo strumento che utilizza, offre tutto.