Sport e bambini: per loro conta divertirsi, non vincere

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 22/09/2014 Aggiornato il 22/09/2014

Sport e bambini: i bambini sono poco interessati ai podi e alle medaglie. Per loro la cosa più importante è divertirsi: solo se non si annoiano continuano 

Sport e bambini: per loro conta divertirsi, non vincere

Sport e bambini? Non è vero che per loro la vittoria è la cosa più importante. I genitori convinti che i figli vogliano a tutti i costi conquistare una medaglia devono ricredersi. Ciò che conta davvero per i più piccoli è il divertimento. Lo rivela un recente studio condotto da un team di ricercatori americani, della George Washington University, pubblicato sul Journal of Physical Activity & Health.

Calcio, ma non solo

La ricerca ha coinvolto 37 allenatori, 57 genitori e 142 bambini che praticavano sport. Tutti i ragazzini erano calciatori, ma seguivano anche altri tipi di attività fisica. I ricercatori hanno invitato i piccoli atleti a rispondere a una serie di questionari relativi ai sentimenti che provavano allenandosi, giocando una partita, vincendo e perdendo. Inoltre, hanno chiesto ai genitori e agli allenatori di descrivere i comportamenti dei bimbi, il loro umore, le emozioni che comunicavano all’esterno. Lo scopo era capire quale rapporto ci fosse fra sport e bambini e realizzare una sorta di mappatura delle loro motivazioni sportive.

A fare la differenza e il divertimento

Dall’analisi dei risultati, è emerso che fra sport e bambini c’è un legame molto più complesso di quello che può sembrare in apparenza. I ragazzini possono amare quanto odiare l’attività fisica. A fare la differenza sono soprattutto 81 fattori, tutti legati al divertimento.  Quando lo sport permette di stringere amicizie, si riesce a fare squadra, ci si allena giocando magari all’aperto, gli allenatori hanno un approccio positivo, i compagni condividono dei rituali, l’attività scelta stimola a sostenersi a vicenda, a migliorare, a crescere e a imparare, allora i bambini sono contenti.

Le prestazioni interessano più agli adulti

Il dato più sorprendente? Dalle risposte dei ragazzi non è emerso alcun interesse verso medaglie, vittorie, podi. “Da qui nasce “l’ethos sportivo giovanile” che andrebbe raccomandato ad allenatori, famiglie, federazioni, leghe e istituzioni come standard per promuovere una cultura del divertimento nello sport” hanno spiegato i ricercatori. In effetti, bisogna considerare che spesso sono più gli adulti a tenere alle prestazioni e ai risultati.

Attenzione alle delusioni

Perché il bambino si appassioni allo sport, dunque, è essenziale che l’attività lo faccia divertire. In caso contrario, il rischio è che la abbandoni. “Con l’adolescenza, il 33% dei ragazzi abbandona l’attività e l’80% di questi proveniva dalla stessa specialità praticata fin da piccolo. Lo sport deve essere divertente, stimolare le relazioni e la condivisione” conferma Maria Cristina Maggio, esperta di attività sportiva e salute in età pediatrica per la Società italiana di pediatria. 

In breve

NON CARICARLI DI TROPPE ASPETTATIVE

Quando il rapporto fra bambini e sport arriva alla rottura? Spesso quando le aspettative degli adulti sono eccessive. “Non riuscire a essere i primi come vorrebbe il coach crea delusioni e, per non affrontare la frustrazione della sconfitta, il giovane si allontana dalla pratica sportiva” chiarisce Maria Cristina Maggio.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Bimba di 4 anni che respinge la mamma e vuole solo il papà

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

In 5^ settimana la camera gestazionale è vicina alla cicatrice del precedente cesareo

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La posizione della camera gestazionale in prossimità della cicatrice nei primissimi tempi della gravidanza è inevitabile perché l'utero è ancora di piccole dimensioni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti