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Sul fatto che lo sport per i bambini sia benefico a più livelli non ci sono dubbi. Ma non è vero che fa bene a tutte le età. Non, perlomeno, se praticato con una certa serietà. In questo caso, è meglio evitarlo sotto i 10 anni. Lo rivela un recente studio condotto da un team di ricercatori americani, dell’University of California, presentato al meeting dell’American society of sport medicine, sullo sport e i bambini.
Ricerca su quasi 500 ragazzi
L’indagine ha coinvolto 460 ragazzi americani che frequentavano il college. Gli autori hanno chiesto loro di compilare una serie di questionari sugli eventuali sport praticati e sul loro passato da “sportivi”. Lo scopo era capire se l’età d’inizio dell’attività fisica influisse in qualche modo sul rendimento negli anni successivi. Dall’analisi dei risultati, è emerso che fra gli studenti intervistati, 296 facevano parte di squadre organizzate, mentre gli altri praticavano sport solo per divertimento.
Tanti sport diversi da piccoli
Si è visto, inoltre, che tutti gli atleti professionisti dai sei ai dieci anni si erano cimentati in attività diverse. Solo dopo il decimo compleanno avevano iniziato ad allenarsi seriamente in quella che sarebbe diventata poi la loro specialità. Gli esperti hanno spiegato che l’infanzia è l’età dei giochi: è giusto, dunque, che i bambini provino diversi sport, in maniera blanda, al solo scopo di divertirsi. Iniziare l’agonismo troppo precocemente aumenta il rischio di infortuni e abbandoni.
Da piccoli deve essere un gioco
“L’attività motoria nei bambini è gioco e divertimento e deve seguire le loro inclinazioni e i loro desideri. Gli adolescenti che abbandonano lo sport sono almeno il 33% e molti hanno iniziato precocemente, anche verso i 3 anni. Non è indispensabile garantire loro una continuità sullo stesso sport, ma trasmettergli l’amore verso questo stile di vita, senza gare o tattiche da seguire” ha commentato Cristina Maggio, pediatra all’università degli studi di Palermo.