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Ci sono bambini che dormono come angioletti per gran parte della notte, e altri, la maggioranza, che fanno fatica ad addormentarsi, si risvegliano più volte, passando da un letto all’altro, e all’alba sono già arzilli. Lo sanno bene quelle mamme e quei papà costretti a trascinarsi come zombie da un impegno di lavoro all’altro. Eppure, il sonno dei bambini non è importante solo per la resa fisica e mentale diurna di tutta la famiglia. Sembrerebbe avere effetti anche sull’invecchiamento delle cellule dei piccoli. A dirlo è uno studio condotto da un team di ricercatori americani, dell’università di Princeton, pubblicato sulla rivista medica Journal of Pediatrics.
Una ricerca su oltre 1.500 bambini
La ricerca ha coinvolto ben 1.567 bambini di 9 anni, arruolati per lo studio “Fragile Families and Child Wellbeing Study”, progetto che ha l’obiettivo di valutare come evolvono nel tempo le condizioni di salute, gli stili di vita e l’educazione di oltre 200mila persone. Gli autori hanno analizzato tutti i dati relativi ai bambini, concentrandosi in particolare sulle caratteristiche genetiche e le abitudini relative al sonno. Hanno così scoperto che i bambini che dormono poche ore a notte e in maniera agitata hanno telomeri più corti rispetto ai loro coetanei che riposano bene quasi ogni notte.
Che cosa sono i telomeri
Sono le porzioni di Dna localizzate alla fine dei cromosomi, che hanno il compito di mantenere l’integrità del Dna e dei cromosomi stessi nel corso del processo della divisione cellulare. Le cellule umane, infatti, hanno la capacità di dividersi. Questa capacità, però, è limitata: quando finisce, le cellule vanno incontro a un arresto della crescita. Ebbene, i telomeri agiscono come orologi biologici, ricordando alla cellula quante volte si è divisa e quanto tempo le resta da vivere. Quando la cellula si divide, essi si accorciano. Quando i telomeri diventano troppo corti, le cellule non riescono più a dividersi, generando l’invecchiamento.
Meglio correre ai ripari
Questo studio ha dimostrato che meno i bambini dormono e più corti sono i loro telomeri. “La lunghezza dei telomeri era dell’1,5 % più corta per ogni ora di sonno in meno. Questo risultato è coerente con una letteratura più ampia che indica che una durata sub-ottimale del sonno rappresenta un rischio di stress fisiologico e di salute compromessa” hanno spiegato gli esperti. C’è da dire che i bambini con un sonno agitato non sono risultati meno in salute degli altri. Tuttavia, secondo gli esperti è importante non sottovalutare quanto scoperto. Si tratta, infatti, dell’ennesima conferma dell’importanza di un buon sonno dei bambini. Ecco perché è fondamentale che se il bambino dorme male, mamma e papà ne parlino con il pediatra e, se serve, anche con un consulente del sonno, in modo da trovare una soluzione.