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Come gli altri organi e tessuti dell’organismo, anche i reni subiscono le conseguenze dell’invecchiamento. Ecco perché le malattie a loro carico sono più comuni dopo una certa età. Questo non significa però che i bambini ne siano immuni. Anzi. A dispetto di quanto si pensa comunemente, le problematiche renali sono diffuse anche in età infantile. Lo ha ricordato recentemente l’Associazione per il bambino nefropatico (Abn).
Da malattie lievi a complesse
Secondo gli esperti, solo in Lombardia, 2mila bambini sono affetti da problematiche ai reni. Se in alcuni casi le malattie renali infantili sono lievi, in altri sono serie, tanto da richiedere il ricorso frequente a visite specialistiche nefrologiche e anche l’impiego di cure complesse. Una buona parte dei piccoli malati, infatti, è costretto a subire ricoveri in day hospital o in degenza ordinaria e a sottoporsi a dialisi extracorporea o peritoneale. Nelle situazioni più complesse, l’unica soluzione è rappresentata dal trapianto di reni.
Occhio ai sintomi
Fortunatamente, esistono diverse misure per proteggere i reni dei bambini e ridurre il rischio che si ammalino seriamente. Innanzitutto, è importante non trascurare eventuali sintomi: infatti, se si interviene subito, spesso, è possibile arginare i danni. “Sintomi, più o meno associati, come febbre e febbricola, pallore, inappetenza, vomito, malessere, dolori addominali, edemi, difficoltà alla minzione e alterazione nella quantità e nelle caratteristiche delle urine, già individuabili dall’occhio materno, possono essere meritevoli di accertamenti” ha confermato Giovanni Montini, primario dell’Unità Operativa Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto pediatrico della Clinica De Marchi – Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Se i genitori notano qualcosa di anomalo o sono dubbiosi, dunque, non devono esitare a rivolgersi in prima battuta al pediatra. Sarà questo, eventualmente, a richiedere un consulto specialistico.
Attenzione alla dieta
Per chiarire la situazione, spesso, è sufficiente eseguire due semplici esami: la misurazione della pressione sanguigna e l’analisi delle urine. In questo modo, gli esperti possono capire se c’è qualcosa che non va. Un altro consiglio riguarda i bimbi a rischio perché sovrappeso, nati pretermine o con famigliarità per malattie ai reni: in questi casi, esami delle urine e misurazione della pressione andrebbero eseguiti anche in assenza di una sintomatologia precisa, per prevenzione. Importante, infine, far seguire ai piccoli una dieta equilibrata, non troppo ricca di cibi salati e proteici: sale e proteine, infatti, affaticano i reni.