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I cosiddetti dolori della crescita sono un disturbo molto frequente tra i bambini in età scolare (soprattutto tra i 5 e i 7 anni), che tende appunto a essere associato alla velocità del ritmo di crescita degli arti tipico di questa fase dello sviluppo. Le cause che determinano questi attacchi dolorosi – ma del tutto innocui – non sono in realtà ancora state identificate con chiarezza: per questo motivo molti medici li indicano più genericamente come “dolori ricorrenti agli arti”. Ecco quanto durano i dolori della crescita e come alleviarli.
Come far passare i crampi ai bambini?
In particolare, si tratta di dolori di tipo muscolare molto simili ai crampi, che interessano quasi esclusivamente gli arti inferiori e, in particolare, le cosce, i polpacci e i piedi. Nella maggior parte dei casi il bambino li percepisce senza una localizzazione precisa e lamenta un generale “dolore alle gambe”. Tra le caratteristiche utili a riconoscere il disturbo rientrano anche il fatto che compaiano periodicamente, siano intermittenti e piuttosto intensi, colpiscano entrambe le gambe, si manifestino per lo più nelle ore notturne (spesso nella fase in cui il bambino si sta per addormentare), durino una o più ore, non si associno a gonfiore o arrossamento e non ostacolino la normale deambulazione.
Come curare i dolori della crescita?
I dolori della crescita sono un disturbo innocuo che non comporta alcun effetto sulle condizioni generali di salute del bambino e non dovrebbero, quindi, allarmare mamma e papà. Alla domanda “quanto durano i dolori della crescita”, si può rispondere in maniera rassicurante: nell’arco di qualche mese, o più raramente di qualche anno, scompariranno in modo spontaneo senza la necessità di ricorrere ad alcun trattamento specifico.
Talvolta, però, questi dolori possono risultare molto intensi e, se si evidenziano di frequente, rischiano di comportare un disagio rilevante per il bimbo: in questi casi il pediatra può prescrivere un antidolorifico a base di paracetamolo per attenuare il dolore, oltre a consigliare una visita specialistica presso un pediatra reumatologo per accertarsi dell’assenza di differenti cause alla loro origine.
Indipendentemente dall’entità del disturbo, quando si verifica l’attacco un certo sollievo può essere ottenuto attraverso dei massaggi manuali alle gambe: stimolando il rilassamento e la distensione della muscolatura, essi favoriscono, infatti, la riduzione del dolore. Utile può essere anche l’applicazione locale di calore.
Perché fanno male le gambe ai bambini?
In alcuni casi all’origine di dolori muscolari anche intensi può essere individuato un eccesso di attività fisica: i bambini a quest’età, infatti, tendono a essere particolarmente scatenati e a scaricare la loro inesauribile energia principalmente attraverso il movimento: corse, arrampicamenti, salti, lotte corpo a corpo, rientrano tra i passatempi preferiti in particolare dai maschietti.
È, quindi, molto probabile che nelle ore serali o durante la notte, lo sforzo muscolare messo in atto durante la giornata stimoli la comparsa di dolore, soprattutto nell’area delle gambe che risultano gli arti più stimolati: i muscoli mentre lavorano producono, infatti, acido lattico, una sostanza che viene smaltita nell’intervallo di qualche ora, suscitando appunto un senso di indolenzimento. Anche nel caso il piccolo abbia appena iniziato a praticare uno sport, è del tutto normale, nelle prime settimane, che provi dolori muscolari dopo gli allenamenti proprio perché i muscoli devono ancora adattarsi al nuovo carico di lavoro.
Fonti / Bibliografia
- È l'acido lattico il responsabile dei dolori muscolari del giorno dopo l'attività fisica?No! Il dolore avvertito nei giorni successivi l'allenamento è da ricondursi alle microlesioni delle fibre muscolari, che possono danneggiarsi durante un esercizio fisico intenso